Maria Rosaria Boccia, il linguaggio del corpo. L’esperta: «Ho visto più volte il segno distintivo della menzogna, ha una strategia»
La vicenda che ha visto protagonista l’ormai ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e Maria Rosaria Boccia sta tenendo ancora banco. Nuovi dettagli e analisi sul caso che ha portato l’uomo a rassegnare le dimissioni. L’esperta di linguaggio del corpo svela alcuni particolari che riguardano la donna e la sua recente intervista a La7.
Maria Rosaria Boccia non si ferma. Ancora accuse, illazioni, minacce all’ex ministro Gennaro Sangiuliano, che venerdì scorso ha rassegnato le dimissioni. «Adesso mi diverto un po’ con te…», ha scritto nell’ultimo messaggio pubblicato sul suo profilo social, che ormai ha numeri pari a quelli di una influencer di successo. Ma cosa vuole davvero l’imprenditrice di Pompei e dove si fermerà? «Sangiuliano deve dire la verità», ha ripetuto più volte nell’intervista rilasciata a La7. Ed è proprio da quell’intervista, che si possono provare a capire alcune cose che sfuggono agli occhi dei meno esperti. Anna Vagli, criminologa e giornalista, ha analizzato il linguaggio del corpo di Boccia. «Ho notato alcuni segnali che sono inequivocabili», ha spiegato a Leggo.
Il segnale della menzogna ripetuto più volte
Il linguaggio del corpo non è una scienza esatta, ma gli esperti che lo studiano concordano su alcuni atteggiamenti che sono comuni a chi non sta parlando sinceramente. «Nell’intervista a La7 ho notato più volte un segno inequivocabile della menzogna – dice Anna Vagli – Boccia quando è intervistata fa più volte un’alzata unilaterale della spalla. Questo, per me che ho analizzato decine di casi, è un segnale evidente. La prima cosa che mi è balzata agli occhi. E lo ripete per tutta l’intervista. Lo fa quando dice di non essere una spia, quando dice che è il ministro ad averla spinta a fare determinate cose», spiega Vagli. «Così evidente l’ho notato solo in Federico Ciontoli, nella famosa intervista in cui parlò delle circostanze in cui è morto Marco Vannini», ha aggiunto.
La sicurezza e l’autocompiacimento
A raccontare molto della personalità di Boccia, sono anche le espressioni del viso e l’abbigliamento. «Si vede chiaramente che ha uno sguardo compiaciuto mentre parla con i giornalisti, sembra soddisfatta. Guarda dritti negli occhi Telese e Aprile senza sbattere le palpebre, segno di grande sicurezza in se stessa. Perde il contatto visivo solo quando si gira per guardare nella telecamera che la sta riprendendo. Lo fa perché si auto-approva», spiega ancora la criminologa.
Boccia poi «ha sempre un sorriso compiaciuto sulle sue labbra, asimmetrico. Anche questo è segno di sicurezza e superiorità che sente di avere. Sa di avere il coltello dalla parte del manico e lo dimostra. Ha una postura sempre rilassata ed enfatizza il compiacimento». E, infine, anche l’abbigliamento sensuale «diverso da quello nel quale l’abbiamo vista abitualmente, si può interpretare come segno distintivo di una persona sicura».
«Ha una strategia»
Secondo Anna Vagli, Maria Rosaria Boccia «non è assolutamente impreparata quando va davanti alle telecamere, si vede che ha una strategia precisa. D’altronde, basandoci sulle registrazioni e sulle riprese che ha fatto prima che scoppiasse lo scandalo, si capisce che non è una cosa che le è capitata dall’oggi al domani, nonostante lei voglia trasmettere il contrario dicendo che “è il ministro ad avermi tirata in ballo”». Di certo, mettendola a paragone con un’altra intervista che ha avuto grande risalto, ossia quella di Chiara Ferragni da Fabio Fazio, si può dire che «Boccia è stata consigliata meglio».
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