BAYESIAN: IL COMANDANTE HA LASCIATO L’ITALIA
(ANSA) – Ha lasciato l’Italia a bordo di un volo privato che sarebbe diretto in Spagna James Cutfield, il comandante del veliero Bayesian colato a picco il 19 agosto davanti alle coste palermitane. Lo skipper, indagato per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, sarebbe diretto a Maiorca dove vive con la moglie.
Con lui ci sarebbe stato anche Tim Parker Eaton, l’ufficiale di macchina finito nel registro degli indagati con le stesse accuse e altri componenti dell’equipaggio. Sono partite oggi invece per Istanbul due delle hostess della nave.
Ieri pomeriggio avevano lasciato l’Italia altri membri del Bayesian, andati a Dubai, e il terzo indagato per il naufragio, Matthew Griffiths, che la notte della bufera era di guardia in plancia e ha raggiunto Nizza.
COSA È SUCCESSO DAVVERO ALLO YATCH BAYESIAN?
Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”
Quella notte i pescatori di Porticello avevano deciso di non uscire in mare. Troppi fulmini, troppo vento. Era dalle undici di sera che il cielo lampeggiava senza sosta verso il largo. Ancorato in rada, il Bayesian faceva bella mostra di sé con il suo albero di 75 metri tutto illuminato.
L’ormeggio e i sedici minuti di bufera
E questo è il primo interrogativo, in ordine cronologico: perché il comandante James Cutfield non ha cercato un posto più sicuro vista la burrasca in arrivo? «Ma non era stata prevista», ha detto lui l’indomani del naufragio. «Sì, non c’era stato quel tipo di allerta», gli è corso in aiuto Raffaele Macauda, comandante della Guardia Costiera. […] Il sistema di tracciamento Ais, che collega gli strumenti di bordo con le stazioni costiere, ha calcolato in soli 16 minuti il tempo intercorso fra l’arrivo della tromba marina (3.50) e la scomparsa dell’ultimo centimetro di veliero sotto il pelo dell’acqua.
L’allarme in ritardo. Le tesi del sabotaggio
Qui la seconda domanda degli inquirenti, che tira in ballo il marinaio di plancia del Bayesian, il ventiduenne francese Matthew Griffiths. Era lui di guardia sul ponte: perché non ha lanciato l’allarme svegliando tutti per tempo? Alla fine il bilancio sarà tragico: 7 vittime, tutte passeggeri (escluso il cuoco), e 15 superstiti. Fra chi non ce l’ha fatta il magnate britannico Mike Lynch e sua figlia Hannah.
Anche se il Bayesian risulta intestato a Angela Maria Bacares, moglie di Lynch, il riferimento è lui: il ricchissimo, potentissimo cinquantanovenne Michael Lynch detto Mike. Fondatore dell’impero informatico Autonomy, poi venduto alla Hewlett-Packard per 11 miliardi dollari, uomo di punta per la scienza e la tecnologia dell’allora premier britannico David Cameron, Lynch era considerato un po’ il Bill Gates londinese.
Aveva una specializzazione: la cyber difesa. Venti miliardi di dollari investiti e mille relazioni con i servizi segreti di mezzo mondo. Particolare che ha fatto subito volare l’ipotesi più torbida: c’è forse qualche manina dietro il naufragio? Gli inquirenti non ci credono. Difficile vederci una trama oscura in presenza di un evento meteo così straordinario.
L’equipaggio tutto in salvo, le sette vittime
Puntano piuttosto il dito su una stranezza: come mai l’equipaggio si è salvato quasi per intero e tutte le vittime sono invece passeggeri? «Capitani, marinai e hostess sono giovani, preparati e scattanti, gli altri un po’ meno (c’era però anche la diciottenne Hannah, ndr)», ricordano le difese. […] Cosa c’era dunque di aperto? «Forse il portellone di poppa», ha aggiunto. «Impossibile — ha replicato ieri il comandante Stephen Edwards che ha preceduto Cutfield al timone del Bayesian —. […]
L’angolo di inondazione e la sala macchine
Da dove può essere entrata l’acqua? «Bisogna considerare l’angolo di inondazione — aggiunge Edwards — cioè il grado di sbandamento della barca dal quale inizia a entrare mettendone in pericolo la stabilità». Nel caso del Bayesian sarebbe di 40-45%, non molto.
«A quell’inclinazione, se le prese d’aria non sono chiuse (cosa però non auspicabile), l’acqua inizierà a entrare, di solito attraverso la sala macchine». Per Edwards il veliero non era proprio così inaffondabile. Spunta il terzo indagato: il direttore di macchina Tim Parker Eaton, responsabile degli apparati pesanti di bordo. […]
La scialuppa e il razzo dopo l’inabissamento
Infine, il razzo d’emergenza. È stato sparato dalla scialuppa di salvataggio alle 4.16, quando il veliero era già affondato. Perché tanto ritardo?
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Che strano, in genere quando sei indagato non puoi lasciare il paese per cui sei sottoposto ad indagine preliminare, perchè a costui è stata data questa possibilità? Cosa c ‘è sotto? Poi quando qualcuno pensa male si è complottisti. Due pesi due misure
Non solo, gli inquirenti non hanno fino adesso richiesto che lo yacht venga recuperato. E’ ancora sul fondale. Lo hanno almeno requisito? E’ sorvegliato oppure chiunque può immergersi e magari i prendere computer e i cellulari che i nostri magistrati non ritengono necessario esaminare? Boh.