di Alessandro Gonzato per Libero
Ilaria Salis ha assunto un assistente «affascinato» dagli sprangatori rossi.
Sul profilo Facebook di Mattia Tombolini, 34enne della provincia di Rieti, c’è una foto in bianco e nero in cui cinque ragazzi armati di bastone picchiano un poliziotto caduto a terra. Un utente gli chiede: «Ti piace questa?». Tombolini risponde: «Beh, mi affascina in qualche modo la Banda Bellini… anche…», e aggiunge un sorriso stilizzato.
Negli anni ’70 la famigerata Banda Bellini, nata nel quartiere milanese di Casoretto, aveva due nemici: gli “sbirri” e i “fascisti”. Quando questi manigoldi si muovevano in corteo il grido di battaglia era: “Cinque file da dieci, volto coperto, Stalin in mano, chiave inglese in tasca”.
Salis, europarlamentare grazie all’irresistibile duo Bonelli-Fratoianni che l’ha sottratta al processo, in Ungheria è stata arrestata con un manganello telescopico nello zaino, «per autodifesa», sostiene. Salis era a bordo di un taxi. È accusata di lesioni gravi a danno di due militanti di estrema destra e i magistrati sospettano che la 40enne avesse relazioni con la Hammerbande, la “banda del martello”, dall’attrezzo con cui i componenti spaccano teste e ossa dei nemici.
LA COLLABORAZIONE
Torniamo al Tombolini, il cui nome da qualche ora figura sul sito del parlamento europeo come “assistente locale” della Salis: capiamoci, tutto lecito e trasparente. Tombolini è tra i fondatori e il direttore editoriale di “Momo Edizioni”, casa editrice che ha pubblicato i fumetti realizzati da Zerocalcare sul “caso Salis”.
Il libro si intitola “Questa notte non sarà breve”. Il ricavato, leggiamo, è servito a pagare gli avvocati di tutti gli attivisti di estrema sinistra sotto processo in Ungheria. Zerocalcare è stato uno degli artisti che più ha difeso la Salis. Con la casa editrice di Tombolini ha pubblicato altri sette lavori.
Tombolini è stato poi uno degli animatori del centro sociale romano “Alexis”: è del 2017 uno dei tentativi di sgombero da parte della polizia, e il collaboratore dell’eurodeputata – sul web si trovano alcuni articoli – si era opposto. Gli occupanti si erano barricati. Antifascista e sostenitore della causa palestinese, Tombolini ha una condanna in primo grado a 4 mesi di reclusione per aver dato del «razzista» – oltre a una serie di insulti – al sindaco di Casperia, paese della Sabina, Marco Cossu, esponente di Fdi. Vedremo come andrà l’Appello.
È possibile che Tombolini lavori per Salis già da un po’ dato che il 31 maggio, non appena il nuovo fenomeno di Bonelli e Fratoianni ha pubblicato un “post” in cui illustrava la sua nuova pagina Facebook, il giovane editore lo ha subito rilanciato, aggiungendo: «Questa è la sua pagina ufficiale. Per supportare sia lei che gli altri 19 antifa e le tante storie che hanno bisogno di una risposta collettiva. Per chi vuole aiutare a diffondere sia il profilo Facebook che quello Instagram».
“TAXI DEL MARE”
Sul profilo Facebook, ma di Tombolini, campeggia anche una sua foto con il logo della Ong Mediterranea Saving Humans di cui è capomissione l’ex leader dei centri sociali Luca Casarini.
Abbiamo chiesto a Tombolini se volesse parlare con Libero per spiegarci meglio la sua attività e altro, ma ha rifiutato. Con educazione, va detto.
L’asse Tombolini-Zerocalcare prosegue col libro “Vecchi di merda – la società segreta contro i giovani”: testo del primo, copertina del secondo.
Speriamo che nessuno voglia picchiare questi poveri anziani, magari coi loro stessi bastoni. Intanto la stakanovista Salis è in vacanza. I due giorni passati in Europa a circa 15mila euro al mese l’hanno stremata. L’azienda delle case popolari di Milano continua a chiederle 90mila per l’occupazione abusiva di una casa, questa la contestazione. I soldi per pagare, eventualmente, li avrebbe avuti, dato che sempre Libero ha mostrato che in un triennio, da insegnante part time (aveva anche il tempo per arrotondare), ha guadagnato 34.906 euro. L’ultima apparizione di Sant’Ilaria protettrice delle case altrui – 4 condanne e 29 denunce – è del 4 agosto. Si stava «rigenerando nei boschi» dopo le «centrifughe di Bruxelles e Strasburgo» che le stavano «prendendo tantissime energie». Forse un’idea del Tombolini.
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