tratto da Radio Radio
La pugile algerina Khelif vince le Olimpiadi di Parigi dopo una lunga diatriba che l’ha vista al centro dell’attenzione.
La tesi secondo cui Khelif fosse una donna transgender si è man mano spezzata verso altre teorie. Alla fine sembrerebbe che l’algerina che ha combattuto con l’italiana Angela Carini, sia in realtà intersex. Il discorso è rimbalzato ovunque e ha impegnato il pubblico nel discutere social e non per tutto il periodo dei Giochi. La Khelif, dopo l’Oro, ha poi fatto intendere che denuncerà chi sui social l’avrebbe discriminata.
E poi il video postato sui social che la vede con un nuovo look, con trucco e tutto il resto. Un insieme di vicende che Tony Damascelli commenta in diretta a Un Giorno Speciale.
“Per me questo è un caso paradossale di una ragazza che ha un problema ormonale, lo sappiamo tutti.
Voleva sottolineare il suo stato, che si è prestato a interpretazioni di ogni tipo, da destra, da sinistra, da centro.
E’ diventato un contenzioso è diventato un contenzioso politico ideologico, direi di bassissima qualità. Khelif si presenta come una donna bella: e allora? Prima era una donna brutta, anzi era un uomo brutto? Veramente abbiamo superato il confine dell’intelligenza.
Si protrarrà la cosa: non escludo che possa andare a Sanremo. Magari andrà a Discovery, andrà a Nove da Fazio. C’è bisogno di questi oggetti o soggetti, dovrebbero essere soggetti e invece sono oggetti, per fare informazione e comunicazione“.
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