Meloni, la vacanza in masseria con suo cerchio magico e l’assedio non solo di gente che le regala prelibatezze, ma anche di strani personaggi che pretendono di incontrarla

Due uomini tentano di entrare nella masseria di Meloni: “È per la sicurezza nazionale”
I due hanno citofonato spiegando di voler presentare il progetto al ministro della Difesa Crosetto, ma sono stati allontanati dalla sicurezza

tratto da Today.it

Due uomini hanno cercato di entrare nella masseria di Ceglie Messapica dove la premier Giorgia Meloni è in vacanza in questi giorni, affermando di voler consegnare il progetto di un innovativo sistema militare per la sicurezza nazionale. I due hanno parcheggiato l’auto davanti all’ingresso spiegando di voler far pervenire il loro progetto al ministro della Difesa Guido Crosetto che “non può rimanere all’oscuro del suo contenuto”. Gli uomini della sicurezza sono però intervenuti chiedendo ai due individui di allontanarsi dalla zona.

Le vacanze di Meloni in Puglia

Nessun progetto per la difesa è stato quindi presentato a Meloni, che da domenica 11 agosto trascorre le ferie insieme all’ex Giambruno, alla figlia Ginevra, la sorella Arianna e il cognato, il ministro Francesco Lollobrigida. È probabile che a farle compagnia nei prossimi giorni ci saranno anche gli esponenti regionali di Fratelli d’Italia, fra cui il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. La premier ha più volte espresso il suo apprezzamento per la Puglia e per le prelibatezze localie, a quanto si apprende, gli unici “progetti” a cui finora è stato consentito l’accesso in masseria sono stati alcuni prodotti tipici preparati appositamente per Meloni che, fa sapere, anche dall’ombra degli ulivi continua ad occuparsi dell’agenda di governo e di politica estera.

A presidiare le campagne di Ceglie Messapica in questi giorni ci sono le forze dell’ordine ma anche tanti cronisti. Nella prima sera di soggiorno la premier ha cenato a Borgo Egnazia, il resort di lusso che a giugno ha ospitato il G7, per poi spostarsi nella stessa masseria che l’aveva già ospitata lo scorso anno.
FUORI DALLA MASSERIA DI CEGLIE MESSAPICA È UNA PROCESSIONE DI PERSONE CHE VORREBBERO FAR ASSAGGIARE A GIORGIA MELONI E ALLA SUA “CORTE” I PRODOTTI LOCALI: BOMBETTE DI CARNE, MOZZARELLE, BISCOTTI CEGLIESI, FICHI SECCHI – L’EX GIAMBRUNO E IL COGNATO LOLLOBRIGIDA VANNO IN GIRO A FARE LA SPESA PER DISCOUNT – L’ALLARME PER I DUE UOMINI CHE SI SONO PRESENTATI ALL’INGRESSO DELLA STRATTURA PER CONSEGNARE A MELONI IL PROGETTO DI UN “SISTEMA MILITARE PER LA SICUREZZA NAZIONALE”

Estratto dell’articolo di Davide Carlucci per www.repubblica.it

A riportare alla dimensione dolce e autentica della quotidianità sono i trilli di gioia che si ascoltano in lontananza dall’interno della masseria Beneficio. Sono le bambine della comitiva Meloni che si divertono un mondo. Tuffi in piscina e altri giochi estivi, come in qualsiasi villa ci sia la possibilità di rinfrescarsi. Sollievo prezioso, nelle campagne assolate di Ceglie Messapica, davanti al bunker dorato di Giorgia Meloni, dove gli ulivi fanno un’ombra molto relativa.

Ma intorno alla grande politica italiana che si rilassa a margine dei trulli, c’è anche un suq a tratti surreale. Eccitato dall’idea che ci sia la presidente del Consiglio, in questo paese di quasi ventimila abitanti plasmato negli ultimi anni dalla destra – un tempo aveva un sindaco di Rifondazione comunista – che da borgo di contadini si è trasformato in ambiziosa meta del turismo amante del buon mangiare[…]

[…] davanti alla villa è tutta una profferta di mozzarelle, pizze fumanti, biscotti cegliesi, panini gourmet, torte e gelati con i fichi maritati (secchi e ripieni di mandorle). Una cornucopia che aspira – con la mediazione dei meloniani indigeni – all’assaggio presidenziale, rivendicato anche dalle ammiccanti bombette di carne, piatto forte di ogni braceria della Valle d’Itria.

Ma sono ben altri, gli ordigni temuti da due pensionati di Aradeo, paese in provincia di Lecce, che nella tarda mattinata di ieri hanno raggiunto il quartier generale agostano della premier, proprio mentre lei era al telefono con Benjamin Netanyahu, il suo omologo israeliano, per evitare un conflitto planetario.

Ignara invece che una soluzione difensiva ce l’avesse proprio lì, dietro i due cancelli che la separano dal mondo: «Con chi possiamo parlare? Vogliamo consegnare alcuni documenti a Giorgia Meloni», chiedono dopo aver citofonato invano per aver giustizia della scarsa attenzione del ministro Raffaele Fitto (padrino di battesimo di uno dei due) e dell’europarlamentare neotransitata dal Movimento 5 Stelle a Fratelli d’Italia. In una cartellina hanno alcune slide con foto di satelliti.

[…] «Mi basterebbero cinque ore di spiegazioni dettagliate», assicura il fisico autodidatta, che si raccomanda di non rivelare nulla alle potenze straniere.

Figurarsi se lo farebbe mai Francesco Lollobrigida, il patriottico cognato-ministro avvistato ieri in bici per i tratturi e poi in un discount dove ha fatto la spesa in compagnia di Andrea Giambruno (con tanto di foto ricordo). Anche queste, le vie erbose, nobilitate ora dal passaggio della corte presidenziale.

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