Se siamo neri, non significa che siamo fessi! La feccia Usa che spinge Kamala Harris ha un grosso problema: la popolazione afroamericana non si lascia intortare

Estratto dell’articolo di Marco Liconti per “la Stampa”

Una docente della Northwestern University, Moya Bailey, ha coniato un termine specifico, misogynoir. Il New York Times ha definito il problema come «l’elefante nella stanza» .

La questione della misoginia dei maschi afroamericani, che sarebbe probabilmente rimasta ignorata se in ballo non ci fosse l’elezione alla Casa Bianca della prima donna black nella storia degli Stati Uniti, preoccupa la campagna di Kamala Harris e viene apertamente affrontata nelle discussioni politiche di queste settimane.

«A volte, come uomini neri, siamo confusi su cosa sia la forza, e a volte pensiamo che sostenere una donna nera come leader non dimostri forza come uomini neri».

Parole di Kwame Raoul, procuratore generale dell’Illinois, pronunciate nei giorni scorsi nel corso di un evento di raccolta fondi virtuale per Harris, al quale hanno preso parte oltre 40mila black men di tutto il Paese. «Sono qui per dire a tutti voi che invece è l’opposto, dimostra forza», ha insistito Raoul, «sostengo una donna nera come presidente degli Stati Uniti e questo non mi rende meno uomo nero. Chiedo a tutti voi di fare lo stesso» .

Un segnale che il problema è percepito come irrisolto e potenzialmente pericoloso per le chance di vittoria di Harris, che invece deve fare il pieno del voto afroamericano, come all’epoca riuscì a Barack Obama. Considerati da decenni un affidabile bacino elettorale dei Democratici, i black men storicamente sono stati più scettici quando si è trattato di sostenere una donna nera.

Un sondaggio del New York Times dello scorso anno evidenziava come l’elettorato black, in particolare quello maschile, si sia allontanato dal Partito democratico, ritenuto incapace di rispondere alle necessità delle comunità afroamericane.

Secondo uno studio dell’Associated Press, nel 2020 Donald Trump conquistò il voto del 12 percento dell’elettorato maschile black, rispetto al 6 percento di quello femminile.

Segmenti elettorali che possono apparire marginali, ma che potrebbero invece risultare decisivi in Stati in bilico come Georgia, North Carolina e Michigan. I consiglieri della campagna Harris stanno riflettendo sui rischi della misogynoir e ammettono che parte dell’elettorato black maschile è attratto da Trump per la “proiezione di forza” che emana ai loro occhi. Lo stesso ex presidente, nella recente conferenza stampa a Mar-a-Lago, ha sottolineato che sta «andando molto bene» in quel segmento.

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