Imane Khelif, pugile algerina iperandrogina, ha festeggiato con la medaglia d’oro al collo dopo aver battuto sul ring l’ultima avversaria, la cinese Liu Yang. Ieri, le due si sono sfidate nella finale che Khelif si è portata a casa vincendo ai punti tutti e tre i round. Naturalmente, come tutti gli spettatori sapevano, questa vittoria aveva un sapore particolare per Khelif.
Le polemiche sulla partecipazione di Khelif alle Olimpiadi
Nei giorni scorsi, Imane Khelif aveva rotto il silenzio dopo le polemiche scaturite sulla sua presenza nella categoria femminile di pugilato alle Olimpiadi. Le controversie avevano messo in luce il disaccordo tra la IBA (Associazione Internazionale di Boxe) che ha squalificato l’algerina dai Mondiali e il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) che ha più volte rimarcato il fatto che l’atleta sia in possesso dei requisiti per partecipare ai Giochi.
Naturalmente, questa divisione si è riflessa in larga scala anche tra il pubblico dello sport e c’è chi si è posto a difesa di Khelif e chi invece abbia voluto sottolineare l’esistenza di un presunto vantaggio fisico che porterebbe a disparità ed ingiustizie nella categoria femminile. Imane, dal canto suo, aveva tacciato queste critiche come bullismo e aveva sperato di vincere l’oro come rivalsa per l’odio subito. Ora che l’oro l’ha ottenuto, non si è fatta attendere anche la reazione del pubblico dei Giochi e gli amanti dello sport.
«Basta col bullismo, ha conseguenze devastanti: può distruggere le persone (…) Vincere l’oro sarebbe la mia miglior risposta». Con queste premesse Imane Khelif è salita sul ring per la finale della boxe femminile (66kg) delle Olimpiadi. Alla fine, la sua grinta l’ha davvero portata al primo gradino sul podio e il mondo si è nuovamente diviso. Sui social, dove è stata diffusa la notizia della vittoria, c’è chi si è congratulato con Khelif e chi invece proprio non riesce a partecipare alla sua felicità, rimanendo nella convinzione che le avversarie di Imane abbiano dovuto affrontare una lotta impari.
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