Il presidente del Comitato olimpico internazionale afferma che non esiste un sistema scientifico sicuro per identificare uomini e donne.
Il delirio woke, transgender, LGBTQ arriva nel 2024 a fare sostenere ad un burocrate del CIO che non si sa come fare a distinguere un uomo da una donna (VIDEO)
Il comitato olimpico ha difeso a spada tratta la Khelif e la Lin, ribadendo che entrambe sono donne e che hanno assoluto diritto a competere con le donne, con buona pace dei cromosomi XY registrati nei test dallāIba. Negli ultimi giorni non sono venuti meno i botta e risposta al vetriolo, ma il Cio proprio ieri con il presidenteĀ Thomas BachĀ ha commesso un clamoroso autogol, tale da riaprire ogni discussione su intersex, cromosomi e testosterone: secondo il numero uno del Cio,Ā non esisterebbe un sistema scientifico sicuro per differenziare gli uomini dalle donne. E anche in base a questa teoria ĆØ stato dato il via libera alle due atlete. E allora come fa ad essere sicuro che sia lāalgerina che la taiwanese siano due donne?
Nella conferenza stampa di ieri, Bach ha prima specificato che la partecipazione di Khelif e Lin alle competizioni femminili non era legata a un discorso di questione, ma di giustizia: āLe donne devono poter prendere parte alle gare femminili. E loro sono donneā. Ma poi ecco lāautorete: āNon ĆØ cosƬ facile come dicono alcuni in questa guerra culturale che XX o XY sia la chiara distinzione tra uomini e donne, scientificamente non ĆØ piĆ¹ vero. Quindi queste due sono donne e hanno il diritto di partecipare alla competizione femminileā. Sono donne, sƬ, ma la distinzione ĆØ impossibile. Ma allora come si fa ad avere certezze?
E ancora, poco dopo: āSe qualcuno ci presenta un sistema scientificamente solido per identificare uomini e donne, noi siamo i primi a farlo. Non ci piace questa incertezza, non ci piace per la situazione generale, saremmo piĆ¹ che lieti di approfondire la questioneā. Insomma, si va dalla veritĆ in tasca allāincertezza piĆ¹ totale. Del resto alle considerazioni dellāIba non sono state contrapposte prove, ma parole. E difficilmente verrĆ messo un punto alla vicenda senza un chiarimento definitivo, che non lascia margini di interpretazione.
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