Mario passeggia per la citta’ quando intravede una persona: “Ma tu sei… Antonio!”.
“Mario! O chi si rivede! Il mio amico Antonio, vent’anni insieme e mai uno sgarro!!! Che ci fai qui?”.
“Eh, sai, passavo per lavoro di qui, stavo andando a cercare un ristorante…”.
“Un ristorante? Ma non scherzare nemmeno, vieni a casa mia! Ma guarda, il mio amico Antonio, vent’anni e mai uno sgarro, ma pensa te…”.
Arrivano a casa e dice alla moglie: “Luigina, guarda chi c’ĆØ! Questo ĆØ il mio amico Antonio, te ne ricordi, te ne parlo sempre… ohhh, il mio amico Antonio… vent’anni e mai uno sgarro… vieni a mangiare ce n’ĆØ per tutti!”.
Dopo mangiato Antonio si prepara per andare via in cerca di un albergo, ma l’amico lo ferma: “Un albergo? Ma che sei grullo? Il mio amico Antonio.. vent’anni e mai uno sgarro… tu rimani a dormire qui… ora noi abbiamo solo un letto, ma tanto ĆØ grande, in tre ci si sta bene… non c’ĆØ problema!”.
La mattina dopo Antonio riparte e rimangono in casa Mario e Luigina. Luigina dice: “Insomma, sei contento d’aver rivisto il tuo amico Antonio?”.
“Bah… ci mancherebbe altro… il mio amico Antonio… vent’anni insieme e mai uno sgarro…”.
“Ascolta, Mario… il tuo amico Antonio, vent’anni e mai uno sgarro, stanotte me l’ha messo in culo!”.
“A te!!! Ma a me, il mio amico Antonio, in vent’anni mai uno sgarro!”
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