tratto da Radio Radio
Dopo un’ostruzione serrata dai banchi dell’opposizione, la Commissione Covid è – davvero – pronta a partire. Mancavano i nomi dei rappresentanti di ogni partito per dare inizio ai lavori che dovrebbero fare chiarezza sulle nefandezze circa la gestione del virus: da ricoveri a vaccini, passando per le mascherine e le restrizioni. Domande che si volevano rimandare il più possibile, visto che perfino un tentativo di spostare il focus della Commissione Covid era stato fatto dall’opposizione (tutti tranne Italia Viva ancora non fornivano i nomi dei commissari): tutto nullo, alla fine i presidenti di Camera e Senato hanno forzato la mano e tutti i nominativi sono stati ufficializzati la sera del 6 agosto 2024.
I nomi
Sono Francesco Boccia (capogruppo del Pd), Claudio Borghi (Lega), Peppe De Cristofaro (presidente del gruppo Misto di Avs), Lucio Malan (capogruppo di FdI), Raffaella Paita (Italia viva), Stefano Patuanelli (capogruppo di M5s), Massimiliano Romeo (capogruppo della Lega), Licia Ronzulli (vice presidente del Senato di Forza Italia), Luigi Spagnolli (Aut), Francesco Zaffini (FdI), Ignazio Zullo (FdI), Alfredo Bazoli (Pd), Gianni Berrino (FdI), Marco Lisei (FdI) e Guido Liris (FdI) a presiedere l’ordine dei lavori.
La risposta
Con sconcerto alcuni quotidiani hanno riportato la nomina dei più critici nei confronti dei tre governi di Conte e Draghi. Tra questi parliamo del Senatore Claudio Borghi: “Tra i componenti spunta il leghista no vax Borghi”, scrive Repubblica; “Commissari incaricati no vax e contrari al lockdown”, riporta La Stampa; “Il leghista Claudio Borghi è noto per le posizioni no vax”, chiosa il Corriere della Sera.
“Nemmeno carta per il pesce, purtroppo danno informazioni che non stanno né in cielo né in terra“, replica seccato da Stefano Molinari Claudio Borghi. “Mi pare ci sia un’ignoranza diffusa su questo“, e in effetti tra la contrarietà all’obbligatorietà e quella al vaccino c’è una linea che sembra sottile ma non lo è affatto.
“Cominciamo a dirgli che la commissione d’inchiesta viene composta in base ai partiti che ci sono in Parlamento. Non ci siamo riuniti di nascosto per discutere dei nomi. La Lega ha pensato che potessi essere adatto al ruolo e ne sono onorato. Lo ha fatto probabilmente anche sulla base delle mie recenti esperienze in commissione d’inchiesta, come la commissione David Rossi“.
Poi un’anticipazione sugli altri collaboratori: “Ho già detto tempo fa al dottor Frajese che mi sarebbe piaciuto chiamarlo come consulente, visto l’equilibrio e la distanza dal mainstream dell’epoca, oltre a cose che aveva detto che poi si sono verificate. Mi piacerebbe anche sentire il dottor Ioannidis sul lockdown. Siamo liberi e faremo il possibile“.
Qui la videointervista del Senatore Claudio Borghi a ‘Un Giorno Speciale’
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