Scandalo boxe femminile, il presidente del Cio si smaschera come un pollo! Non si accorge di aver confermato che le atlete contestate sono paragonabili agli uomini

Harakiri del CIO: sapeva dei test su Imane Khelif e Lin Yu-Ting
Dai test IBA risultano entrambi con cromosomi maschili XY: geneticamente uomini. Come ha risolto il CIO? Abolendo i test. Altro che propaganda russaā€¦

di Federico Punzi per il blog di Nicola Porro
La parodiaĀ queerĀ dellā€™Ultima Cena della cerimonia dā€™apertura?Ā Propaganda putiniana.
La Senna inquinata? Propaganda putiniana. E putiniano, ovviamente, anche il batterio che haĀ colpito diversi atletiĀ che hanno nuotato nel fiume parigino.
Il declino cognitivo del presidente UsaĀ Joe Biden? Propaganda putiniana.
A Parigi 2024 uomini che combattono con le donne? Propaganda putiniana.

Dibattito pubblico a rischio, favore a Putin

Qualsiasi opinione o semplice dato di realtĆ  che apra una crepa nella narrazione della sinistra globale, sostenuta ormai supinamente da quasi tutti i grandi media tradizionali, vieneĀ bollata come propaganda russa o di estrema destra, senza escludere la combinazione delle due. Addirittura suĀ la RepubblicaĀ abbiamo letto di unaĀ ā€œfasciosferaā€, di una campagna internazionale di destra per screditare i Giochi di cui farebbero parte i russi,Ā Elon MuskĀ e la scrittrice diĀ Harry PotterĀ J.K. Rowling. Ma i GiochiĀ si screditano da soli, con fatti veri davanti agli occhi di tutti.

Il dibattito pubblico in Occidente ĆØ sempre piĆ¹ a rischio. Non cā€™ĆØ tema su cui politici, media e commentatori di sinistra non ricorrano allā€™accusa di fascista o di propaganda putiniana perĀ squalificare lā€™interlocutore, non solo quando non sia allineato con la loro visione del mondo, ma persino quando si azzardi a portare elementi squisitamente fattuali, scientifici diremmo, che contraddicono e smentiscono la loro ideologia.

Il paradosso ĆØ servito: sono proprio loro, vedendo ovunque propaganda putiniana, anche dietro fatti incontestabili, che attribuiscono aĀ Vladimir PutinĀ unā€™influenza fuori scala nel dibattito pubblico occidentale e che in ultima analisi ne sonoĀ strumenti inconsapevoli, alimentando proprio loro il livello di polarizzazione politica e le divisioni che fanno il gioco di Mosca.

La lettera dellā€™IBA

Ma con lo scandalo dei pugili maschi che molto probabilmente andranno a medaglia nella boxe femminile a Parigi 2024 abbiamo raggiuntoĀ livelli orwelliani, degni della neolingua diĀ ā€œ1984ā€.

Ieri anche il pugile taiwaneseĀ Lin Yu-TingĀ ĆØ approdato alle semifinali, battendo 5-0 una pugile bulgara, che alla sconfitta ha reagito sul ring facendo il gesto della ā€œXā€ al pubblico. Ma soprattutto, il CIO (il Comitato olimpico) ha fattoĀ harakiriĀ suĀ Imane Khelif, il pugile algerino che ha costretto al ritiro dopo soli 46 secondi lā€™italianaĀ Angela Carini.

Abbiamo avuto conferma che il 5 giugno 2023, quindi piĆ¹ di un anno fa, lā€™International Boxing AssociationĀ (IBA) ha inviato una lettera al CIO allegando i risultati dei test che hanno portato allā€™esclusione di Khelif e Lin dal mondiale di boxe femminile. Test dai quali risulta che entrambi i pugili hanno iĀ cromosomi maschili XY, sono cioĆØĀ geneticamente uomini. Torneremo presto su questa definizione e sul perchĆ© nello sport ĆØ lā€™unica cosa che conta.

La risposta del CIO

In conferenza stampa il portavoce del CIOĀ Mark AdamsĀ ha confermato al corrispondente delĀ Daily MailĀ Mike KeeganĀ la ricezione della lettera, aggiungendo perĆ² quella che suona come unā€™ammissione: ā€œNon riconosciamo i test IBA sul sesso perchĆ©Ā non sono leciti. Nessuno vuole tornare ai giorni in cui si facevano i test del sesso. (ā€¦) ĆØ una questione di diritti umani. Non sono test lecitiā€.

Dunque, (1) il CIO conferma che le sue regole di ammissione si basano in sostanzaĀ solo sui documenti di identitĆ , praticamente unā€™autodichiarazione dellā€™atleta e del suo Paese. Nemmeno nei casi sospetti ā€“ come almeno si vorrĆ  concedere sembrano quelli di Khelif e Lin ā€“ sono previsti test del Dna; (2) nel definirli ā€œillecitiā€, e non falsi, il CIOĀ non smentisce i risultatiĀ dei test IBA su Khelif e Lin, ammettendo quindi di essere venuto a conoscenza un anno fa di test secondo cui i due pugili sono uomini.

Ed ĆØ la conferma che lā€™affermazione perentoria del presidente del CIO,Ā Thomas BachĀ (ā€œabbiamo due pugili che sono nate donne, sono cresciute come donne, hanno passaporti femminili e hanno gareggiato come donne per anni. Questa ĆØ una chiara definizione di donna. Non cā€™ĆØ mai stato il minimo dubbio al riguardoā€) era basata solo su documenti di identitĆ ,Ā nessun test scientifico.

Test aboliti dal CIO

ā€œSappiamo che esistonoĀ metodi semplici, efficaci e dignitosiĀ per testare il sesso. Non sono invasivi, sono economici e affidabiliā€, ha spiegato ieri aĀ SkynewsĀ Reem Alsalem, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne. Alsalem ha detto di averne giĆ  discusso con il CIO: perchĆ© non reintrodurli ā€œse possono risolvere un problema e dissipare paure e preoccupazioni molto valide?ā€

Si tratta dei tamponi buccali (cheek swab),Ā abbandonati dal CIOĀ prima delle Olimpiadi di Sydney 2000, perchĆ© ritenuti ā€œnon eticiā€, ma cosƬ trasformando il sesso degli atleti in un fatto solo ormonale. Insomma, no ai test del Dna perchĆ©, in pratica, ā€œpare bruttoā€ per laĀ privacyĀ degli atleti, mentre evidentemente non pare brutto che un uomo prenda a pugni una donna alle Olimpiadi.

Uno scandalo a cui i vertici del CIO non resisterebbero una settimana, se non avessero la grande stampa internazionaleĀ impegnata nellā€™insabbiamento e nel depistaggio, ricorrendo appunto allā€™accusa di propaganda putiniana.

IBA in mano ai russi?

Lā€™influenza russa sullā€™IBA ĆØ un tema e le dichiarazioni dei suoi vertici la tradiscono, ma questaĀ non basta a delegittimare i testĀ e le conseguenti decisioni su Khelif e Lin. Anche perchĆ© allā€™IBA aderiscono praticamente tutte le federazioni pugilistiche nazionali e le decisioni sul pugile algerino e quello taiwanese sono state assunteĀ quasi allā€™unanimitĆ Ā (unā€™astensione, e un voto contrario) da un board di 18 membri, tutti rappresentanti di altrettante federazioni nazionali. Tutti pupazzi di Putin?

COMUNICATO I.B.A.

L’International Boxing Association (IBA) ritiene opportuno affrontare le recenti dichiarazioni dei media riguardanti gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif, in particolare per quanto riguarda la loro partecipazione ai Giochi olimpici di Parigi 2024.
Desideriamo fare le seguenti osservazioni a riguardo:
Il 24 marzo 2023, l’IBA ha squalificato gli atleti Lin Yu-ting e Imane Khelif dagli IBA Women’s World Boxing Championships di Nuova Delhi 2023. Questa squalifica ĆØ stata il risultato del loro mancato rispetto dei criteri di ammissibilitĆ  per la partecipazione alla competizione femminile, come stabilito nei regolamenti IBA. Questa decisione, presa dopo un’attenta revisione, ĆØ stata estremamente importante e necessaria per mantenere il livello di correttezza e la massima integritĆ  della competizione.
Da notare che gli atleti non sono stati sottoposti a un esame del testosterone, ma sono stati sottoposti a un test separato e riconosciuto, i cui dettagli rimangono riservati. Questo test ha indicato in modo conclusivo che entrambe le atlete non soddisfacevano i criteri di ammissibilitĆ  necessari richiesti e sono state ritenute avere vantaggi competitivi rispetto alle altre atlete.
La decisione presa dall’IBA il 24 marzo 2023 ĆØ stata successivamente ratificata dal Consiglio di amministrazione dell’IBA il 25 marzo 2023. Il verbale ufficiale di questa decisione ĆØ disponibile sul sito Web dell’IBA.
La squalifica si basava su due test condotti su entrambe le atlete come segue:
Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Istanbul 2022.
Test eseguito durante i Campionati mondiali di boxe femminile IBA a Nuova Delhi 2023.
Per chiarezza.
Lin Yu-ting non ha presentato ricorso contro la decisione dell’IBA alla Corte arbitrale dello sport (CAS), rendendo cosƬ la decisione legalmente vincolante.
Imane Khelif ha inizialmente presentato ricorso contro la decisione al CAS, ma ha ritirato il ricorso durante il processo, rendendo anche lei la decisione dell’IBA legalmente vincolante. I nostri comitati hanno esaminato e approvato rigorosamente la decisione presa durante i Campionati del mondo. Mentre l’IBA rimane impegnata a garantire l’equitĆ  competitiva in tutti i nostri eventi, esprimiamo preoccupazione per l’applicazione incoerente dei criteri di ammissibilitĆ  da parte di altre organizzazioni sportive, comprese quelle che supervisionano i Giochi olimpici. Le diverse normative del CIO su queste questioni, in cui l’IBA non ĆØ coinvolta, sollevano seri interrogativi sia sull’equitĆ  competitiva che sulla sicurezza degli atleti.
Per chiarimenti sul motivo per cui il CIO consente agli atleti con vantaggi competitivi di competere nei propri eventi, invitiamo le parti interessate a cercare risposte direttamente dal CIO.
Cordiali saluti,
International Boxing Association

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2 comments
  1. Il massimo della ipocrisia. E pensare che e’ a capo del CIO. Sa che sono uomini secondo la scienza che ci dicevano di seguire come un dogma solo 1 anno fa, pero’ dice che un tampone salivare e’ troppo invasivo e lesivo dei diritti degli atleti mentre continui tamponi farlocchi per il covid erano e sono legittimi: un bel cortocircuito logico. Le analisi le avevano gia’ da un anno solo che non sono da loro utilizzate perche’ guardano la carta di identita’??? Allora le analisi per il doping non le fanno perche’ si fidano della autodichiarazione dell’atleta? B U F F O N I

  2. Di che ti meravigli? ti ricordi quando i cantanti partecipanti a Sanremo non erano obbligati a presentare nessun green pass o a fare i tamponi, la giustificazione era che erano degli artisti e non li si poteva imporre niente. mentre noi eravamo tutti chiusi in casa? CiĆ² che asserisci ĆØ il male minore, ci hanno fatto di peggio.

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