IL FRATE MANDANTE DI UNA RAPINA PER RECUPERARE I VIDEO CON GLI ABUSI
Estratto dell’articolo di Dario Del Porto perĀ āLa Repubblicaā
Sembrava solo una rapina, ma era lāinizio di unāaltra storia. Ā«Quel frate mi ricattavaĀ», ha messo a verbale un tunisino di 38 anni dopo essere stato aggredito da due malviventi armati di coltello e mazza da baseball il 26 aprile scorso nella casa condivisa con un amico italiano ad Afragola, in provincia di Napoli. Un colpo apparso subito anomalo, perchĆ© i banditi cercavano solo i telefoni cellulari delle vittime.
Indagando su questo episodio, i carabinieri coordinati dal pm Cesare Sirignano, della Procura di Napoli Nord diretta da Maria Antonietta Troncone con la vice Maria Di Mauro, ricostruiscono una Ā«vicenda inquietante e particolarmente grave di violenze sessuali riconducibili ad alcuni preti di monasteri in provincia di Napoli e CasertaĀ»: la definisce cosƬ il giudice che ha disposto il carcere per sei persone. Due sono religiosi: il frate francescano Nicola Gildi, 55 anni, e don Domenico Silvestro, di 51 anni, parroco della chiesa di SantāAntonio ad Afragola.
Entrambi devono difendersi dallāaccusa di violenza sessuale, ma frate Gildi ĆØ indagato anche come presunto mandante di quella strana rapina. Lāobiettivo era far sparire tracce compromettenti dai cellulari delle vittime. Il tunisino perĆ² reagisce, mette in salvo il suo dispositivo e lo consegna ai carabinieri. Nella memoria del telefono, gli inquirenti trovano sms e chat con don Silvestro. Poi il 38enne decide di parlare.
Racconta di essere stato costretto insieme allāamico ad avere rapporti sessuali con frate Gildi e, anni dopo, anche con il parroco Silvestro, in cambio di cibo, sigarette e dellāassistenza sociale di cui avevano bisogno per tirare avanti. [ā¦] Don Silvestro ĆØ stato immediatamente sospeso dallāarcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, che esprime fiducia nella giustizia come il ministro provinciale dei frati minori, Carlo Maria dāAmodio.
In cella sono finiti anche due ventenni, presunti autori materiali della rapina, e due imprenditori di Afragola che, su richiesta di frate Gildi, avrebbero organizzato il colpo. [ā¦] Il 38enne dice di aver conosciuto Gildi nel 2016 su una chat di incontri. Il religioso lo avrebbe costretto anche a organizzare incontri di gruppo con altri ragazzi, pagati dal tunisino circa 50 euro alla volta, Ā«perchĆ© altrimenti non mi avrebbe aiutato con il cibo e lāassicurazioneĀ».
La vittima parla di Ā«orgeĀ» nelle quali sarebbe stato coinvolto insieme allāamico con la minaccia di Ā«toglierci lāaiuto che ricevevamoĀ». Nel 2019, quando frate Gildi viene trasferito ad Afragola, presso la Basilica di SantāAntonio, porta con sĆ© i due giovani che vengono impiegati per piccoli lavori in chiesa e sarebbero stati indotti ad avere rapporti sessuali anche con il parroco Domenico Silvestro. A febbraio 2024 perĆ² le vittime si rivolgono a un avvocato per chiedere il pagamento delle prestazioni lavorative eseguite presso i monasteri.
Nella lettera, il legale fa riferimento ai presunti rapporti sessuali imposti alle vittime in cambio di assistenza. Tra marzo e aprile, frate Gildi appare preoccupato.
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