Secondo quanto riporta l’Agi, la 25enne napoletana che correva nella categoria 66 chili dei pesi walter, ha incassato un paio di duri colpi al volto. Poi si è fermata per un problema al caschetto subito dopo aver incassato un violento destro e infine ha deciso di abbandonare. “Mi ha fatto malissimo”, sembra aver detto dal labiale.
I giudici hanno preso atto del ritiro, hanno convalidato il verdetto e Angela Carini – distrutta – si è inginocchiata sul ring e ha pianto. Non ha però guardato in faccia l’avversaria. “Match irregolare – ha detto a caldo – Non sono nessuno per giudicare. Ma ho preso colpi molto forti e non me la sono più sentita”. E ancora: “Non me la sono più sentita di combattere dopo il primo minuto. Ho iniziato a sentire un dolore forte al naso. Non è da me arrendermi, ma proprio perché non ci riuscivo ho detto basta e messo fine al match. Io sono salita sul ring per mio padre, la scorsa Olimpiade mio padre era in fin di vita, questa era la mia Olimpiade e volevo percorrere l’ultimo chilometro”.
Ricordiamo che Imane Khelif, che secondo il Cio e secondo la federazione algerina è una donna con alti livelli di testosterone, nel marzo scorso era stata squalificata alla vigilia della finale per il titolo. Secondo la federazione di boxe internazionale, l’atleta avrebbe dei cromosomi XY. Notizia però non confermata. Poco prima dell’inizio del match, il Comitato olimpico algerino ha diffuso un comunicato denunciando “con la massima fermezza gli attacchi maligni e immorali diretti contro la nostra illustre atleta, Imane Khelif, da parte di alcuni media stranieri”. Il Coa parla di “bugie completamente ingiuste”.
Sul ring però è andata Carini. E ha sentito tutta la forza di quei colpi. “Io non sono nessuno per giudicare o prendere una decisione, se questa ragazza è qui ci sarà un motivo – ha detto – Io ho combattuto e sono salita sul ring nonostante le mille polemiche che ci sono state, io non sono nessuno per giudicare. Ho sentito dei colpi molto forti, ho preso colpi, sono una combattente e la mia nazionale lo sa, sono una che anche davanti al dolore non si ferma mai. Se mi sono fermata l’ho fatto solo per la mia famiglia”.
Un commento anche dal premier Giorgia Meloni, che si trova a Casa Italia a Parigi 2024: “Non sono d’accordo con la scelta del Cio, ma da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento presentammo una mozione per presentare le conseguenze che poteva avere”. Ignazio La Russa invece ritiene che il ritiro “le fa onore” e l’ha invitata in Senato “per abbracciarla”.
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