Dopo aver fatto ridere l’Italia intera per la posa da sirenetta, Luxuria fa il piangina e ne approfitta per fare la solita propaganda senza senso sparando letame sul governo

Sono giorni ormai che gli haters si sono scatenati contro Vladimir Luxuria, dopo che la conduttrice ed ex parlamentare ha avuto la bella idea di pubblicare su Instagram una fotografia che la ritrae in bikini al mare in Sardegna. Un body shaming feroce e spietato al quale però ora decide di rispondere per le rime. “Fatevi una vita”, questa la sua replica.

Ecco alcuni degli insulti ricevuti da Vladimir Luxuria sui social per la sua foto in costume: “Che paura, né carne né pesce”, “Mi fa impressione”, “Decadenza totale, un uomo travestito da donna merita solo compassione”, “Ma si può? Daiii c’è un limite a tutto”, “Che brutto vedere”.

“Ma perché dovrei perdere tempo ed energie con questi sfigati? – sbotta allora Vladimir Luxuria raggiunta dal Corriere della Sera – Sono in Sardegna, in un posto bellissimo, davanti a un mare turchese. Guardi, se non mi avessero avvisata non me ne sarei accorta. Quella foto è stato un gesto spontaneo, mica volevo darmi arie da sirenetta o da Miss Italia. Ero in spiaggia e in spiaggia non ci vai con il cappotto. Fine”.

“Ho imparato a vivere la vita reale, a vedere le persone negli occhi, ai loro sorrisi, a un’esperienza tattile. – prosegue Vladimir – Non vivo questa bolla di persone che spesso non hanno neanche il coraggio di metterci la faccia. Non sono nemmeno haters: sono dei poveri frustrati che non riescono a farsi una vita propria e devono criticare quella degli altri”. “Non voglio nobilitare questi commenti chiamandoli maschilisti e transfobici. Non sono una psichiatra: ma non sarà che tutta questa repulsione nasconda un’attrazione?”.

Rimprovero al governo di lanciare messaggi di solidarietà quando succedono fatti di cronaca, ma quando gli chiedi di fare campagne nelle scuole contro l’omotrasfobia ti rispondono che quella è la teoria gender, come se volessi influenzare la sessualità di un adolescente. In realtà non vogliono fare nulla. Anzi, gli insulti dal loro punto di vista servono a far capire a un gay o trans che se vuole vivere liberamente, avrà sempre problemi”, conclude.

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