È morta in ospedale l’ex deputata nazionalista del Parlamento ucraino, Iryna Farion. La donna è stata vittima di un attentato a Leopoli. A comunicarlo è stato il primo cittadino della città, Andriy Sadovy. “Iryna Farion è morta in ospedale. I medici hanno fatto tutto il possibile… È molto spaventoso e terribile. Dico sempre che non esiste più un posto sicuro in Ucraina. È stato un omicidio audace e sfrontato, l’assassino deve essere trovato”, ha scritto su Telegram. Farion aveva 60 anni e venne eletta in Parlamento nel 2012 con il partito nazionalista Svoboda. La donna dievenne nota alle cronache per le sue campagne volte a promuovere la lingua ucraina e a screditare i funzionari pubblici che parlavano in russo.
Secondo quanto ha reso noto il ministro degli Interni ucraino, Igor Klymenko, l’agguato sarebbe stato pianificato da almeno una settimana. L’assassino “si è preparato in anticipo, questo non è stato un omicidio spontaneo – ha detto il ministro -. Per quanto tempo si sia preparato, una settimana o quindici giorni, lo dirà il tempo”. “Il ministro ha poi assicurato i cittadini affermando che ora “stiamo lavorando e speriamo che entro domattina avremo i primi risultati”.
L’identificazione del responsabile infatti sembra essere molto difficile a causa delle videocamere di sorveglianza mal funzionanti per via di problemi legati all’elettricità. “Stiamo facendo tutto il possibile per garantire che la persona che ha commesso il crimine non sfugga alla giustizia”, ha aggiunto. I testimoni presenti hanno raccontato di aver visto Farion vicina a un uomo non identificato che le ha sparato alla testa.
L’inchiesta sull’assassinio della professoressa di lingua ucraina ed ex deputata Iryna Farion sta prendendo in considerazione tutte le possibili teorie, “compresa quella che porta alla Russia”, ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky il 20 luglio.
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