Donald Trump ha annunciato ufficialmente la scelta del suo Vicepresidente nella corsa verso la Casa Bianca. Si tratta del 39enne J.D. Vance, senatore dell’Ohio. Appena si è sparsa la notizia, in Europa i vertici istituzionali e i principali rappresentanti politici hanno cominciato a preoccuparsi. E molto. Perché se già un’eventuale vittoria di Trump veniva vista come fumo negli occhi, la nomina di Vance alla Vicepresidenza ha scatenato il panico. E non a caso. Il senatore dell’Ohio, infatti, è noto per le sue posizioni isolazioniste e per le sue idee, molto distanti da quelle espresse sino a oggi dall’Unione Europea e dai suoi principali rappresentanti, rispetto alla Guerra in Ucraina. “Se Trump vincerà le elezioni”, ha detto Vance in una recente intervista a Fox News, “negozierà con la Russia per porre fine al conflitto in Ucraina”. Per poi precisare che “Trump ha promesso di avviare negoziati con Russia e ucraini per porre fine rapidamente a questo problema, in modo che l’America possa concentrarsi sul vero problema, che è la Cina“.
C’è tutta la strategia di The Donald in caso di ritorno alla Casa Bianca in queste frasi. E non si tratta di una strategia insensata, tutt’altro. Il Tycoon vorrebbe normalizzare i rapporti con Mosca per impedire il saldarsi della coalizione fra Putin e Pechino, che negli ultimi tempi ha assunto una valenza militare che preoccupa tutto l’Occidente. Vance è convinto che la resa di Kiev sia necessaria. Una rivoluzione copernicana rispetto alle posizioni dell’attuale amministrazione guidata da Joe Biden. Come informano le cronache politiche d’Oltreoceano, il senatore dell’Ohio e Vicepresidente in pectore è uno dei membri più isolazionisti del Partito Repubblicano e si oppone con fermezza all’invio di armi a Kiev. La sua nomina quindi rappresenta una dichiarazione d’intenti difficilmente equivocabile. Vance ha anche criticato l’eccessiva dipendenza dell’Europa dagli Stati Uniti in politica estera. Tanto che un alto funzionario dell’Ue ha commentato in modo laconico la scelta di The Donald: “E’ un disastro“.
Ma la preoccupazione europea riguarda anche il lato economico della questione. Perché la storia di Vance, che lui stesso ha raccontato in un’autobiografia, rappresenta un pericolo anche da altri punti di vista. Nato e cresciuto negli Stati della “rust bell” americana, il senatore ha sempre sostenuto la causa dei lavoratori americani. E con essa, la centralità del settore manifatturiero degli Stati Uniti. Si può ragionevomente supporre, quindi, che se il candidato repubblicano sarà eletto, il suo Vice spingerà in modo ancora più netto per una svolta economica autarchica, che metta in primo piano il mercato americano, e per un’azione di contrasto ancora più decisa contro la Cina. Pechino rappresenta infatti il principale avversario commerciale degli Usa, al di là della questione militare. Quindi, l’Europa rischia di trovarsi senza il supporto americano nella guerra in Ucraina. E a dover fronteggiare politiche economiche e commerciali “isolazioniste” da parte della nuova amministrazione repubblicana. Un doppio problema che rappresenta un vero e proprio incubo per i nostri governanti.
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Che strano ho appena letto un articolo su UNZ: “JD Vance è la peggiore feccia possibile.”
Opinioni divergenti?
Vance è una Nikki Haley con la barba, ma anche con la sindrome della trottola meloniana: se promette una cosa stai certo che ne farà un’altra, infatti affermò “MAI con Trump” e che Trump è Hitler (!)
Ora non c’è più bisogno di far muovere sulla scacchiera la regina Clinton, c’è Trump e Vance che proseguiranno la “classica” politica americana, probabilmente (l’Ucraina è persa) si concentreranno a molestare i cinesi, infatti adesso (con Biden) è in atto un’esercitazione navale-militare anti-cinese nel Pacifico, in Australia e c’è anche la portaerei Cavour e la FREMM Alpino… NON nel Mediterraneo, ma al nostro servile Governo basta che gli USA chiedano e loro ubbidiscono fosse in capo al mondo
vance è peggio di netaGnau