Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
I mercati non hanno reagito troppo male ieri alla scoperta che la Francia è entrata in acque ignote. L’euro si è indebolito. Le principali Borse dell’area anche. L’epicentro del sisma è la Francia, eppure ieri l’impatto di mercato non è stato peggiore da questa parte delle Alpi.
Ma a cosa reagiscono i creditori di questi Paesi così indebitati? Il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella ha proposte tipiche del populismo che solca l’Europa da un decennio. Con deficit e debito già alti e in aumento, vogliono ridurre l’età della pensione a 60 anni e tagliare le aliquote dell’imposta sui consumi. Dicono di poter finanziare il tutto togliendo sussidi agli immigrati, ammesso che sia legale. O possibile.
In sostanza, Le Pen e Bardella vogliono fare a pezzi le nuove europee regole di bilancio, proprio ora che la Francia e l’Italia stanno per entrare in una procedura per deficit a Bruxelles e in teoria dovrebbero stringere un po’ la cinghia.
Ma la posizione lepenista rende improbabile anche solo una lieve stretta di bilancio, da parte di qualunque governo si formi a Parigi in luglio. Anche l’Italia potrebbe essere tentata di mettersi in scia alla Francia, per scucire un po’ le giunture delle regole europee. Basta non dimenticare le interdipendenze nell’euro e le fragilità finanziarie del Paese: l’Italia non diventa più forte se la Francia o la Germania si indeboliscono; quando Parigi starnutisce, a Roma si rischia un’epidemia di raffreddore.
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ovviamente e’ all’opposizione,se mai arrivera’ al potere,ne dubito,cambiera’ anche Lei,per forza,Noi per Cassibile,Lei per Parigi,trattati sottoscritti,a meno che …….putin non venga in soccorso