Ilaria Salis eletta parlamentare europeo: la bassa affluenza ha fatto alzare la percentuale di voti del partito della feccia al punto di regalare quorum e seggio alla manganellatrice

Ilaria Salis è stata eletta europarlamentare. L’insegnante di 39 anni di Monza è stata eletta con Alleanza Verdi e Sinistra che in queste elezioni europee ha conquistato un risultato storico. A Monza il partito di Fratoianni e Bonelli ha raggiunto quasi il 9% superando persino la Lega.

“Questo non è che l’inizio – hanno dichiarato Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, leader di Alleanza Verdi e Sinistra -. Ci hanno accusato di candidature a fini strumentali, possiamo dire che abbiamo fatto bene: Ilaria Salis da stasera è un’euro parlamentare, un risultato importante”. Salis, insegnante e attivista antifascista attualmente è agli arresti domiciliari a Budapest con l’accusa di aver aggredito due neonazisti nel febbraio del 2023 in occasione della Giornata dell’Onore. La sua vicenda personale e giudiziaria è finita sotto i riflettori in seguito alle dure condizioni di detenzione dal febbraio 2023 a maggio 2024 quando i suoi avvocati sono riusciti a farle ottenere i domiciliari.

Il padre Roberto aveva girato l’Italia per promuovere la candidatura della figlia, invitando i compagni e le compagne al voto per aiutare Ilaria. A Monza si era costitutita anche una chiamata alle urne per promuovere il voto della donna. Roberto Salis ieri, domenica, si era recato alle urne a Monza e poi postato la sua immagine sui social scrivendo: “Il voto più bello di tutta la mia vita”.

Ilaria Salis eletta alle Europee, cosa cambia adesso

“L’idea è che intorno alla candidatura di Ilaria Salis si possa generare una grande e generosa battaglia affinché l’Unione Europea difenda i principi dello Stato di Diritto e riaffermi l’inviolabilità dei diritti umani fondamentali su tutto il suo territorio e in ognuno degli stati membri”, avevano scritto Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in un post su Facebook ufficializzando la candidatura.

La sua elezione – spiega Today.it cambia le cose, certo, ma non annulla le accuse a suo carico. La legge, per l’esattezza il Protocollo numero 7 sui privilegi e sull’immunità dell’Unione europea, prevede che per la durata delle sessioni del Parlamento europeo, i membri di esso beneficiano:

  • sul territorio nazionale, delle immunità riconosciute ai membri del parlamento del loro paese;
  • sul territorio di ogni altro Stato membro, dell’esenzione da ogni provvedimento di detenzione e da ogni procedimento giudiziario.

Salis dopo la proclamazione ufficiale godrà quindi dell’immunità parlamentare perché funzionale a svolgere il proprio mandato.  L’immunità non significa assoluzione. Il giudice ungherese potrebbe chiedere al Parlamento europeo di avviare la procedura di revoca dell’immunità. Non solo. La norma sull’immunità non può essere invocata in caso di flagranza di reato. Bisognerà quindi stabilire se il video che l’accusa ungherese invoca come prova della colpevolezza di Salis possa rappresentare flagranza. In questo caso dovrebbe esprimersi una commissione parlamentare Ue.  Il rischio, insomma, è che adesso si apra un contenzioso tra il Parlamento europeo e l’Ungheria.

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  1. Vediamo se hanno avuto la vista lunga gli astensionisti, penso proprio di no perche’ i sinistrati sono sempre presenti al voto e votano senza tentennamenti seguendo la loro idea fissa e immutabile. Adesso ci ribecchiamo al 100% la vecchia megera tedesca che ci ha portato in recessione, sull’orlo di una guerra oltre ad averci regalato green-pass, moneta digitale, sorveglianza di massa e censura online. Prosit e che Zeus fulmini tutti gli euroburocrati!

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