Napoli – Dopo l’ultimo sciame sismico che ha colpito la città nella notte, causando anche una scossa di magnitudo 3.7, il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha dichiarato che sono circa mille le persone che sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni. La decisione è stata presa in seguito a una serie di attività di monitoraggio svolte dal Comune per garantire la sicurezza della popolazione.
Nonostante l’allarme, il prefetto ha confermato che al momento non si registrano danni significativi. “Nessuno può dire se ci saranno altre scosse,” ha affermato Di Bari, “ma al momento non registriamo danni. Qualche paura sì, qualche famiglia è scesa in strada.” Queste dichiarazioni sono state rilasciate dopo la riunione del comitato di coordinamento dei soccorsi, convocata con urgenza e alla quale hanno partecipato i sindaci di Napoli, Bacoli e Pozzuoli.
Il prefetto ha sottolineato l’importanza delle misure da assegnare alle famiglie colpite dall’ordinanza di sgombero. “C’è un’interlocuzione molto importante con il Dipartimento di Protezione civile nazionale e regionale. Questa riunione ha fatto il punto della situazione ma soprattutto per rassicurare sulla mancanza di danni.” Di Bari ha inoltre garantito che il centro di coordinamento soccorsi continuerà a lavorare per gestire il disagio della popolazione, anche attraverso l’adozione di misure economiche di sostegno.
Uno dei temi cruciali affrontati riguarda il rischio abusivismo. “Il disagio della popolazione che è fuori casa va accompagnato,” ha sottolineato Di Bari, “il governo sta creando le migliori condizioni possibili per alleviare questo disagio nel più breve tempo possibile.” Riguardo alle misure scaturite dal decreto legge Campi Flegrei, il prefetto ha assicurato che tutti gli adempimenti sono in corso con la massima rapidità e attenzione, consapevoli delle difficoltà provocate dallo sciame sismico.
In merito alla prova di evacuazione, rinviata a fine maggio a causa di un precedente sciame sismico di magnitudo 4.4, Di Bari ha risposto che il Dipartimento della Protezione civile sta lavorando alacremente per organizzare l’esercitazione il prima possibile. Ha inoltre ribadito che il governo, con il supporto del ministro Musumeci, della presidente del Consiglio Meloni e del ministro Piantedosi, sta seguendo con grande attenzione tutte le fasi. “Credo che il tema non sia mai stato messo in stand-by,” ha concluso il prefetto.
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