dalla pagina Facebook del professor Alessandro Orsini
Nel giorno di Pasqua, Crosetto rilascia al Corriere della Sera l’intervista di quel gran furbo che è.
Ora che tutto precipita in Ucraina, anche a causa sua, il super-furbo Crosetto invita ad abbassare i toni contro la Russia dopo avere sposato la strategia delirante di sconfiggere l’esercito più forte del mondo con il più debole dell’universo.
Da una parte, Crosetto ha inviato armi in Ucraina come un ossesso, impegnando l’Italia a inviare armi per tutto il 2024 (è stata una sua iniziativa ferocemente perseguita in consiglio dei ministri); dall’altra, Crosetto fa il furbo nel giorno di Pasqua invitando a usare toni moderati.
Crosetto si riassume in due parole: retorica moderata per nascondere politiche radicali.
Dopo avere spinto i soldati italiani alle porte dell’Ucraina, il furbo Crosetto dice a Pasqua: “Ogni parola deve essere ponderata, ogni virgola deve essere di piombo”.
E il Corriere della Sera che, invece di incalzarlo, lo blandisce. Se la guerra in Ucraina sfociasse in una catastrofe mondiale, Crosetto porterebbe su di sé il cento per cento delle responsabilità.
Sono troppi anni che certi politici italiani usano la cultura pacifista nel giorno di Pasqua per promuovere i loro fini bellicisti.
Ora che tutto precipita in Ucraina, anche a causa sua, il super-furbo Crosetto invita ad abbassare i toni contro la Russia dopo avere sposato la strategia delirante di sconfiggere l’esercito più forte del mondo con il più debole dell’universo.
Da una parte, Crosetto ha inviato armi in Ucraina come un ossesso, impegnando l’Italia a inviare armi per tutto il 2024 (è stata una sua iniziativa ferocemente perseguita in consiglio dei ministri); dall’altra, Crosetto fa il furbo nel giorno di Pasqua invitando a usare toni moderati.
Crosetto si riassume in due parole: retorica moderata per nascondere politiche radicali.
Dopo avere spinto i soldati italiani alle porte dell’Ucraina, il furbo Crosetto dice a Pasqua: “Ogni parola deve essere ponderata, ogni virgola deve essere di piombo”.
E il Corriere della Sera che, invece di incalzarlo, lo blandisce. Se la guerra in Ucraina sfociasse in una catastrofe mondiale, Crosetto porterebbe su di sé il cento per cento delle responsabilità.
Sono troppi anni che certi politici italiani usano la cultura pacifista nel giorno di Pasqua per promuovere i loro fini bellicisti.
Il mio consiglio a questi politici? Abbiate rispetto per la parola “pace”, non usatela a sproposito nel giorno di Pasqua, non usatela per coprire le vostre politiche di guerra scellerate.
Crosetto non deve abbassare i toni; deve smettere di alimentare questa guerra per procura inviando armi italiane in Ucraina. Con il passare dei giorni, l’Ucraina starà sempre peggio, avrà sempre più morti e perderà sempre più territori.
Come avevo previsto sin dal primo giorno di guerra: “Per ogni proiettile della Nato che l’Ucraina lancerà contro la Russia, la Russia lancerà dieci proiettili contro l’Ucraina”.
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