Trema l’intero PD: Piero Fassino spara una profezia delle sue sul futuro del partito e della segretaria Elly Schlein

Il deputato del Partito democratico dispensa suggerimenti al segretario: “Non smarrire il profilo riformista, proposte chiare, più unità”. Ma in passato le sue profezie non hanno portato benissimo

di Luca Sablone per Il Giornale

Il rapporto tra Piero Fassino e le profezie non è mai stato tra i più idilliaci. Spesso le sue previsioni non sono andate proprio a buon fine, non hanno portato bene. È questo il motivo per cui è da ammirare la sua perseveranza nel dispensare consigli. L’ultima serie di suggerimenti l’ha rivolta a Elly Schlein, a cui ha fornito più di qualche indicazione per tentare di rilanciare le sorti del Pd. Il segretario ora trema e sarà curioso vedere se terrà in considerazione la rotta tracciata da Fassino e se seguirà il sentiero esortato.

Il deputato del Partito democratico ha parlato della disfatta della sinistra alle elezioni amministrative, mettendo le mani avanti e chiarendo che non si può certamente scaricare tutto il peso delle colpe su Schlein che è arrivata da pochi mesi: “Le ragioni della sconfitta sono maturate in un tempo più lungo“. Ma la grave débâcle impone una riflessione seria e approfondita. A tal proposito ha replicato al segretario che ieri ha rilanciato la propria leadership chiedendo tempo per risolvere i problemi. “Non basta“, ha annotato Fassino.

Per il parlamentare del Pd, intervistato da Il Messaggero, non si tratta di una questione esclusivamente italiana: ha allargato lo sguardo a tutta l’Europa e ha fatto notare gli ostacoli riscontrati dalla sinistra quasi ovunque, con gli esiti elettorali che in larga parte non sorridono al fronte rosso. Per Fassino tra i più grandi problemi della galassia dem rientra la perdita di radicamento: “Non si crea una classe dirigente credibile a livello locale senza un rapporto stretto con la società, le sue domande e le sue aspettative“.

Addirittura il centrodestra è riuscito a strappare la storica roccaforte rossa di Ancona. Nel Partito democratico gli animi sono bollenti e in maniera inevitabile Schlein è già finita sul banco degli imputati. Anche se, per ora, le si concede un’attenuante temporale. Da qui la mossa di Fassino, che ha elencato diversi consigli che dal suo punto di vista andrebbero messi in campo per tentare di invertire la rotta e far assumere ai dem una postura vincente.

A suo giudizio occorre rafforzare i legami con la società, dimostrando di essere capaci “di raccogliere domande e bisogni e tradurli in proposte“. Un altro tassello importante che non può mancare è la collegialità, ovvero l’abilità di “coinvolgere tutti, saper ascoltare e fare sintesi“. E, avendo fatto il segretario per sette anni, ha aggiunto: “So che è chi guida che ha il maggior interesse all’unità“.

Fassino ha voluto evitare giudizi dopo un periodo così breve, ma si è rivolto a Schlein per esplicitare una sua massima: l’unità del partito non è legata alla vittoria di una posizione o di un’altra, ma dipende “dalla capacità di chi guida trovare un punto di condivisione in cui tutti, o una larga maggioranza, possano riconoscersi“.

I consigli non sono finiti qui. Fin da subito in molti hanno denunciato ambiguità e scarsa chiarezza nella comunicazione e nell’agenda politica di Elly Schlein. Proprio su questo punto Fassino ha invitato il segretario a esprimersi in maniera inequivocabile tenendo in considerazione il percorso di dialogo interno: “Penso che il Pd debba rendere più chiare le sue proposte. Il rilancio del Pd non riguarda solo chi lo dirige. Coinvolgere tutti è la condizione per farcela. Il riformismo è nel dna del Pd. Un Pd che smarrisse il profilo riformista non sarebbe il partito di cui l’Italia ha bisogno“.

Infine Fassino si è messo a disposizione per le elezioni europee che si terranno tra il 6 e il 9 giugno 2024. Su questo fronte non si è voluto sbilanciare e ha evitato profezie riguardo possibili dimissioni di Schlein qualora il Partito democratico dovesse uscire con le ossa rotte sotto il 20%: “Non mi metto a fare previsioni. Io darò il mio contributo per il miglior risultato“. I suggerimenti di Fassino nel merito saranno pure corretti, ma visti i precedenti – le previsioni sul Movimento 5 Stelle, sul governo gialloverde, sulla Nazionale italiana, su Stefano Bonaccini – la Schlein potrebbe anche pensarci su un paio volte prima di agire nella direzione da lui indicata.

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