Da bravo pennivendolo diceva che quelli come noi sarebbero ‘volati in cielo’: purtroppo alla fine, come molti altri, ci è volato lui

Lutto nel mondo del giornalismo ligure. All’età di 65 anni è morto Gianfranco Gesuè Sansalone. Nato nel 1957, giornalista professionista dal 1983, aveva lavorato per diverse testate nazionali e locali tra le quali l’Unità, Il Secolo XIX, Corriere della Sera/Università, Ansa, Aga e Rai. Mesi fa era stato colto da malore a Vinci dove da qualche anno si era trasferito con la famiglia pur mantenendo gli impegni professionali a Genova. Il funerale si terrà sabato 27 maggio alle ore 14:30 presso la Chiesa di Santa Croce a Vinci (Firenze).

L’ordine dei giornalisti lo ricorda così: “Giornalista di grandi qualità, onesto, scrupoloso e sensibile, si era già distinto per il coraggio con cui da giovane cronista dell’Unità in Calabria, la regione in cui era nato, aveva seguito le vicende giudiziarie legate alla criminalità organizzata. Trasferitosi a Genova alla redazione dello stesso quotidiano ha in seguito proseguito la professione lavorando in Rai, al Secolo XIX e in altre testate per dare poi vita a una agenzia di stampa che ha diretto per diversi anni. Gianfranco godeva della stima dei colleghi e di quanti lo hanno conosciuto non solo per le doti professionali, ma per la dirittura morale, l’umanità e per la generosa disponibilità verso gli altri, in particolare verso i giovani che si affacciavano  al giornalismo. Impegnato nella vita sindacale e negli enti di categoria, Sansalone era stato per due consiliature un attivo componente  del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti soprattutto nella elaborazione dei progetti di riforma della obsoleta legge ordinistica del 1963”.

Nel 1986 aveva condotto il primo censimento dell’editoria in Liguria poi pubblicato ne L’Agenda della Comunicazione, di cui Sansalone fu l’ideatore con la Cooperativa di giornalisti Agf. Come consulente a contratto, aveva organizzato per un anno il primo ufficio stampa dell’appena costituita Agenzia Turistica ‘In Liguria’ dell’assessorato al Turismo della Regione Liguria, con la definizione dell’attività e la formazione del personale. Dal giugno 2011 era stato capo redattore dei siti di informazione del Comune di Genova – incarico assegnato per concorso per un anno – curando il restyling grafico, la revisione dei contenuti giornalistici e la formazione della redazione.

Specializzato in comunicazione e nella realizzazione di house organ e newsletter, ha svolto consulenze di strategie di comunicazione e docenze (comunicazione, tecnica di scrittura, linguaggio giornalistico, progettazione di giornali aziendali e di associazioni). Curatore di varie mostre e relativi cataloghi, ha scritto, da solo o con altri, circa una decina di volumi su vari argomenti (tra i quali due libri di racconti), oltre alle 20 edizioni dell’Agenda della Comunicazione.

Lo ricorda così l’Associazione Giornalisti Liguri: “Uno scanzonato pioniere di una professione  aperta al nuovo, capace di misurarsi con mezzi e linguaggi diversi  senza venire meno al rigore imposto dalla deontologia professionale e senza mai tradire quel patto  con i cittadini che Gian riteneva fossero i veri ‘padroni’ cui il giornalista era tenuto a  rendere conto. Alla moglie, Oksana, e al figlio Dani le condoglianze del sindacato dei giornalisti liguri”.

Anche Cgil Genova e Liguria si sono unite al cordoglio: “Determinazione, discrezione e professionalità erano alcune delle caratteristiche che negli anni lo hanno fatto apprezzare come professionista e come uomo. Alla famiglia, agli amici e a quanti lo hanno conosciuto vanno le nostre condoglianze”.

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