“Mi hanno trattata come un cane” Repubblica intervista il trans di Milano, che ovviamente nega ogni evidenza. Tutto pronto per farlo diventare testimonial della feccia

“Mi hanno trattata come un cane” Parla la trans bloccata dalla Polizia locale
La testimonianza: “Ero molto agitata ieri mattina avevo litigato con alcuni sudamericani ma non è vero che ero nuda al parco.

La donna transgender: “Ero su di giri, ma non avevo fatto nulla di male e non avevo picchiato nessuno. È una brutta storia, ho paura che mi succeda qualcosa se parlo troppo”

A. M. è la donna transessuale bloccata e presa manganellate inerme dalla polizia locale nel tentativo di ammanettarla. “Bruna”, come la conoscono tutti nel quartiere, dai giardini a poca distanza dal Trotter dove sono iniziati i fatti di mercoledì racconta l’accaduto. È insieme alle sue amiche brasiliane Monique e Michelle e sulle prime non vuole parlare troppo “perché mi fa male ancora pensarci”.

Ho preso colpi in testa, al fianco, ancora alla testa. Mi sono sentita trattata come un cane”. Le parole sono quelle di Bruna, soprannome della donna transgender picchiata ieri da alcuni agenti della Polizia locale, come ripreso in un video al centro del dibattito mediatico e politico.

A Repubblica Milano, A.M, queste le iniziali della vittima, ha raccontato la sua versione dei fatti: “Ero molto agitata ieri mattina avevo litigato con alcuni sudamericani ma non è vero che ero nuda al parco. Ero su di giri, sono un tipo molto agitato, avevo bevuta la sera prima e avevo fumato una spinello. Ma non ho fatto nulla di male non ho picchiato nessuno. Dalla rabbia mi sono morsa le braccia e mi sono fatta dei tagli”.

La trans racconta di essere stata “strattonata in auto” e di “essersi poi nascosta in un’aiuola del parco Trotter”. Lì, secondo il suo racconto, sarebbero avvenute le violenze visibili nel video: “Io ero seduta, avevo le braccia alzate dicendo di non picchiarmi. Invece ho preso colpi in testa, al fianco, ancora alla testa. Mi sono sentita trattata come un cane”.

Bruna: “Solo la donna vigile è stata gentile con me”

Nel frattempo lei “chiedeva di non essere picchiata”. E aggiunge, sempre da Repubblica Milano: “Solo la donna vigile è stata gentile con me. Mi hanno lasciata ammanettata sulla macchina per venti minuti fuori dall ufficio dei vigili. Avevo male agli occhi. Anche in auto mi hanno colpita insultandomi“. Ha annunciato che, nonostante abbia paura, “sporgerà denuncia”.

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