Le forze armate ucraine hanno tentato di colpire con droni nella notte la residenza del Cremlino di Vladimir Putin. Lo ha riferito l’ufficio presidenziale russo. “Due veicoli aerei senza equipaggio erano puntati contro il Cremlino. A seguito delle azioni tempestive intraprese dai servizi militari e speciali che utilizzano sistemi di guerra radar, i dispositivi sono stati disabilitati”, afferma la nota rilanciata dall’agenzia di stampa Ria Novisti.
Il presidente Putin non è stato ferito in seguito all’attacco terroristico, afferma il comunicato. L’agenda di lavoro del presidente russo non è cambiata e continuerà a lavorare come al solito, aggiunge.
Le esplosioni sono “un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del Presidente russo”, ha denunciato il portavoce Dmitry Peskov.
Comparse intanto sui social russi le immagini delle esplosioni sul Cremlino. Nel video si vede una colonna di fumo bianca che si leva dagli edifici.
Cosa si sa finora dell’attentato a Vladimir Putin (dal canale Telegram di Laura Ruggeri)
– Il regime di Kiev ha tentato di lanciare di notte un attacco di droni sulla residenza di Putin al Cremlino.
– Due droni erano puntati contro il Cremlino.
– A seguito delle azioni dei servizi militari e speciali, i dispositivi sono stati disabilitati.
– Non ci sono vittime o danni materiali a causa dei frammenti caduti al Cremlino.
– Il Cremlino ha considerato queste azioni come un atto terroristico pianificato e un attentato al presidente alla vigilia del Giorno della Vittoria.
– A seguito dell’attacco terroristico, il presidente non è rimasto ferito; il suo programma di lavoro non è cambiato e continua come al solito.
Il filmato qui sotto mostra presumibilmente le conseguenze dell’attacco sul territorio del Cremlino.
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