di Matteo Zuccavuota da Twitter
Vi prego di ascoltare con attenzione cosa dice questa giornalista di fuori dal coro perchĆ© ormai siamo al delirio antiscientifico. I laboratori di bio sicurezza sono quelli che ci consentono di essere un paese che prova ad essere allāavanguardia, dove si fa ricerca microbiologica in sicurezza. Sono posizioni medioevali!! Assomiglia molto alla assurda battaglia fatta nel passato contro il nucleare, per la quale paghiamo ancora oggi le conseguenze!!
Nemmeno la pioggia ĆØ riuscita a fermareĀ la protesta. Eā infatti partito nel primo pomeriggio ā intorno alle 15 – tra manifesti, cori e striscioni di ogni tipo,Ā il corteoĀ contro la creazione delĀ biolaboratorio di categoria 3Ā che dovrebbe sorgere nelĀ quartiere di Torraccia,Ā aĀ Pesaro. Ad un passo dalla Vitrifrigo arena.

Un percorso lungo che ha inclusoĀ oltre 5mila partecipantiĀ provenienti da tutta Italia e anche dallāestero, che si snodava per più di unĀ chilometroĀ attraversando tutto il quartiere.
Dopo un breve flashmob, i manifestanti sono partiti per la traversata iniziata da piazzale Stefanini e proseguita verso la zona commerciale del quartiere, arrivando poi tra via dei Tigli e via Grande Torino dove si ĆØ fermato nel punto destinato alla creazione della struttura. āĆ qui che sorgerĆ Ā il biolab, ad un passo dalle abitazioni private e da un centro di ritrovo come il palazzo dello sport di Pesaro – spiegavano gli organizzatori alla folla di manifestanti, che nel mentre sparavano in aria alcuni fumogeni -. Siamo qui oggi per dire no a questo atto vergognosoā.
Tra cartelloni e manifesti non sono mancateĀ le bandiere,Ā alcune anche francesi e spagnole. Presenti anche la maggior parte dei partiti nazionali del dissenso riuniti per manifestare alla protesta, oltre a una cinquantina di sigle.
Presenti anche i vessilliĀ di 3V e di sigle contro il Green pass e free vax. Tra gli organizzatori anche il Popolo delle Partite Iva.

āPesaro chiama, lāItalia rispondeā: ĆØ lo slogan che ha accompagnato tutta la manifestazione e che gridavano i manifestanti dalla piazza gremita di pubblico. Ad aprire la giornata, accompagnata anche da musica e festa, i due rappresentantiĀ Lisetta Sperindei e Marco Palanghi,Ā referenti locali della manifestazione.
āA 3 anni dal Covid subiamo ancora le conseguenze della pandemia. Abbiamo presentatoĀ un esposto e un ricorso straordinario,Ā che adesso il sindaco ha trasferito al Tar delle Marche. Nel frattempo – continua Sperindei -, abbiamo il ruolo di farci sentire, a gran voce, da tutti e a tutti i livelli. Le cose possono cambiareā.
Acclamato dalla folla ancheĀ Marco Palanghi,Ā a capo del comitato di Torraccia contro quello che lui definisce un āecomostroā, che ha poi invitato i presenti ad un atto di āmail bombingā, ovvero lāinvio di enormi volumi di mail ad indirizzi di posta elettronica, rivolti ai consiglieri e assessori che hanno firmato a favore della costruzione del biolaboratorio: āFate valere il vostro diritto al dissenso per la tutela della nostra salute pubblicaā.
Dopo una breve sosta il corteo ĆØ ripartito arrivando alla rotatoria della Guardia di Finanza e proseguendo, dopo qualche chilometro, fino al punto di partenza. Il tutto seguito in modo attento e meticoloso dalleĀ forze dellāordine che hanno blindato il quartiere e garantito la sicurezza della zona.
Una protesta, nel suo complesso, rimasta però fedele alle promesse fatte dagli organizzatori della manifestazione che, anche sul palco della piazza, hanno richiamato più volte i manifestanti al massimo rispetto ed educazione.
āSiamo qui per informare i pesaresi del disastro che sta per accadere in cittĆ . I residenti del quartiere ci fissano dai terrazzi mentre passavamo tra le loro case – dicevano alcuni manifestanti durante il corteo -, ma non sono voluti scendere per protestare insieme a noi. Oggi, in questo giorno di festa, siamo qui anche perĀ salvare la loro saluteā.
Il tutto si è poi concluso nella stessa piazza che già da metà mattinata aveva accolto i manifestanti, avviando gli ultimi interventi previsti dalla scaletta organizzativa e un collegamento diretto con alcune piazze francesi dove i cittadini avevano organizzato, parallelamente, diverse manifestazioni generali con le stesse finalità di quella pesarese. Intorno alle 18, poi, anche gli ultimi pullman sono ripartiti da Torraccia facendo così riaprire il quartiere al transito pubblico.
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