Uno studente deve sostenere l’esame di fisica all’università. Entra, si siede, e il professore gli chiede:
– Lei è in treno, fa molto caldo… che fa?
– Mah… apro il finestrino.
– Bene! Allora adesso lei calcoli la variazione di entropia provocata da questo evento.
– Ma veramente l’entropia, io…. adesso su due piedi così io non so….
– Lei non sa? Lei lo dovrebbe sapere! È una domanda facilissima! Se non sa questo, può anche andare via subito. Avanti il prossimo!
Arriva un secondo studente, e anche a lui il professore pone questa domanda, senza successo. Così succede anche al terzo, al quarto studente, e così via. Con l’ultimo studente il professore insiste sempre con la stessa domanda:
– Allora, lei è in treno, fa molto caldo: lei che fa?
– Mi tolgo la giacca
– Sì, ma fa ancora caldo… lei che fa?
– Mi sbottono la camicia
– Eh, ma fa ancora caldo: lei che fa?
– Mi faccio vento col giornale.
– E va bene! Ma fa ancora caldo, molto caldo! Lei che fa?
– Senta prof, può fare tutto il caldo che vuole, ma io quel cavolo di finestrino non lo apro neanche morto!
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