Il paracadute era aperto: anche i giornaloni costretti ad ammettere che il sottufficiale della Folgore ha avuto un malore improvviso durante il lancio. Oramai si muore nei modi piu’ disparati ma nessuno dice nulla

di Massimo Stefanini per La Nazione

Si è schiantato su un albero nel giardino di una villa a quasi due chilometri di distanza dal punto dove avrebbe dovuto toccare il suolo. Il vento potrebbe avere avuto un ruolo fondamentale nella tragedia consumatasi ieri mattina in via Tullio Cristiani a Orentano, frazione di Castelfranco di Sotto, in Provincia di Pisa, al confine con Altopascio. Gianluca Spina, 49 anni, originario della Calabria, sposato, senza figli, sottufficiale di stanza a Siena al 186° Reggimento della Folgore, è deceduto poco dopo le 10 durante una esercitazione.

L’aviolancio nella zona tra Bientina e Altopascio ha avuto luogo in mattinata, il paracadute si è aperto regolarmente e infatti è rimasto sulla pianta. Il corpo è stato ritrovato almeno due ore dopo dai proprietari della villa, tra la stradina del giardino e l’albero. I due sono i fratelli Marco e Silvia Banti, molto conosciuti nella Piana lucchese poiché organizzano eventi e sono titolari di un noto atelier di moda sulla via Romana. Sebbene sotto choc, hanno lanciato immediatamente l’allarme sperando che l’uomo si potesse ancora salvare.

Sul posto in breve tempo sono giunti i carabinieri, il personale del 118 con varie ambulanze, i vigili del fuoco. Era stato anche allertato l’elisoccorso Pegaso, con il velivolo di salvataggio che è atterrato sulla strada principale in località Valico, che da Altopascio conduce verso Orentano e che interseca Lucchesia e Provincia di Pisa. Purtroppo però per il quarantanovenne non c’era più niente da fare. I medici non hanno potuto fare altro che constatare la morte del militare. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della villa che hanno ripreso le fasi finali della tragedia.

Molto esperto, tra l’altro da venti anni volontario della Pubblica Assistenza senese, persona descritta come professionista esemplare, Gianluca Spina era molto preparato. Per questo è abbastanza anomalo che sia finito a 1700 metri di distanza dall’obiettivo di discesa. Una prima ipotesi è quella che abbia avuto un malore subito dopo il lancio e che quindi non abbia potuto governare le attrezzature nella maniera voluta.

La sezione scientifica dell’Arma ha eseguito una lunga serie di accertamenti e sequestrato diverso materiale. Le indagini sono scattate ma servirà comunque tempo per ricostruire con esattezza la dinamica di un incidente che per certi versi è davvero singolare. Gli scenari precisi saranno svelati dall’attività investigativa. Infatti sono stati molti i casi di decessi, ma quasi sempre dovuti all’impatto al suolo e negli ultimi anni mai si era verificata la caduta in una proprietà privata. Cordoglio è stato espresso anche da parte del sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, arrivato sul luogo della tragedia è rimasto molto colpito dall’accaduto.

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