Formigli e la sceneggiata alla Mario Merola in diretta: il servo della feccia ha avuto il coraggio di lamentarsi con Meloni e Salvini. Li accusa di boicottare la sua trasmissione, dimenticando anni di insulti a gratis da parte di Saviano e Rula Jebreal

Piazza Pulita va in onda una ben strana introduzione. La “supplica” del conduttore, Corrado Formigli, a Meloni e a Salvini a non disertare oltre la sua equilibratissima trasmissione. Un piagnisteo, un “gne gne gne” che fa anche un po’ ridere. Marzullianamente potrebbe farsi una domanda e darsi una risposta. Invece no, l’autocritica non è concetto praticato. La colpa è dei cattivoni del governo che a suo dire avrebbero messo al bando proprio Piazza Pulita. Quindi lui è la vittima e gli altri i carnefici.  “Nessuno degli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia accetta di venire qui. Questo è un grande problema della democrazia – piagnucola- e chiedo al ministro Salvini e al premier di spiegare i motivi. Viglio sapere perché nemmeno i consiglieri comunali possono partecipare a questo talk”. Il termine democrazia nel contesto di Piazza pulita fa sorridere. Un parolone. Non perché il conduttore sia un antidemocratico, ci mancherebbe. Ma perché è l’impianto stesso del programma che è “accusatorio” verso il governo. Basta dare un’occhiata ai commenti social al programma per rendersi conto che c’è una buona metà di utenti che sbotta in continuazione perché la trasmissione non è super partes, va ben oltre il diritto di critica, che è sacrosanto. E’ scesa sul personale molto spesso. E molto spesso è sembrata un tribunale antigovernativo con metodi non troppo da “fair play”, diciamo così.

Il “pianto” di Formigli: “Perché Salvini e Meloni non vengono mai da me? (COSA HA AVUTO IL CORAGGIO DI DIRE – VIDEO)

Spesso agli ospiti di Lega e FdI non viene dato lo stesso spazio degli altri ospiti. Di rado hanno potuto esprimere un concetto senza essere interrotti o dagli astanti o dalla pubblicità. Di contro, ai “comizi” degli altri ospiti vie dato molto spazio. Non lo diciamo noi. Basta andare sulle pagine social del programma e leggere i commenti. Formigli, poi,  che parla di democrazia colpita da questo “rifiuto” dovrebbe avere più cautela:  esponenti di Lega FdI sono regolarmente in tutti i programmi di Rai, Mediaset, La7 e Sky. Stia tranquillo, la democrazia non è in pericolo solo perché nel suo piccolo mondo di Piazza Pulita per libera scelta alcuni esponenti non vogliono partecipare. Sicuramente ha buona memoria Formigli e ricorderà il “trattamento” sotto elezioni a Fratelli d’Italia e alla Lega. Con inchieste poi finite nel nulla di fatto. Ma che lo hanno impegnato puntata dopo puntata. Ricordiamo l’inchiesta di Fanpage sulla “lobby nera”. Corrado Formigli gli dedicò una campagna mediatica molto aggressiva. La procura di Milano ha decretato successivamente  l’archiviazione del fascicolo. Un nulla di fatto. Non ci risulta che il conduttore abbia dedicato all’archiviazione del caso approfondimento o altrettante puntate. Possibile, dunque che Formigli non si dia da solo la risposta? Ci stupisce il suo stupore del perché esponenti di Lega e FdI decidano di non accomodarsi nella sua trasmissione.

Da “Piazza Pulita” partì il “Bastarda” alla Meloni di Saviano

Ricordiamo che da Piazza pulita partì il celebre “bastardi” di Roberto Saviano a Meloni e a Salvini. Rammentiamo ancora che lo scrittore rivendicò il suo epiteto successivamente, dopo la querela dell’allora leader di FdI, sempre nel salotto di Formigli. Ancora: nel dicembre scorso il conduttore intervistò Lucia Annunziata. Che per esprimere una critica al governo, appellò il premier così: “Basta fare la gruppettara di destra”. Venne subito dopo Bruno Vespa a bacchettarli entrambi: “Sono commosso da tanto affetto…”. Era il tempo in cui la Meloni fu messa in croce per le sue risposte in conferenza stampa dopo la presentazione della manovra. La domanda di un cronista fu una “sgrammaticatura deontologica”  spiegò il conduttore di Porta a Porta:

Vespa dette una lezione a Formigli

“Io non so come altri premier avrebbero risposto” alla richiesta dei cronisti di continuare con le domande. Ma un fatto è certo:  “Non si chiede a una premier se ‘ha imparato una lezione da qualcuno’: la domanda si fa per sapere le cose”. Una sgrammaticatura e un cattivo modo di porgere nei confronti di un premier. Tutti lo capirebbero. Tranne Formigli, che tentò una difesa:  “Sì ma le domande si accettano per quelle che sono e si risponde”. Ma Vespa chiuse  la pratica: “Sì, ma non si chiede questo”.  Non si chiede a un presidente del consiglio “se ha imparato una lezione da un’altra situazione, non si fa”.

Formigli chiama Giannini a “consolarlo”

In ultimo, a consolare Formigli per non ricevere mai visite da esponenti di Lega e FdI  è arrivato anche Massimo Giannini. Che sedendosi al fianco di Formigli ha esordito: “Il potere è allergico al controllo”. Boh. Se la cantano e se la suonano. Da ricordare, infine, che non è vero che i ministri di governo disertano la trasmissione. Di recente Formigli ha avuto ospite Piantedosi il 20 gennaio scorso. E proprio sul tema migranti e Ong, argomento tra i priuncipali trattati dal programma. Basta col piagnisteo…E del resto, i commenti social anche su questa “prefazione” della puntata di giovedì 13 aprile sono chiari: critica sì, faziosità no. La gente sa distinguere.

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