Truffe agli anziani, preso per l’ennesima volta lo stesso delinquente! Opera in Toscana, colleziona denunce, ma nessuno lo sbatte dentro una volta per tutte

Denunciato un 33enne per almeno due episodi avvenuti in provincia di Arezzo. Lunedì un altro raggiro a Firenze e due tra Poppi e subbiano. Meccanismo identico: una richiesta di soldi da portare al figlio coinvolto in un incidente stradale

Un “finto avvocato” che avrebbe fatto diverse truffe ad anziani è stato bloccato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pontassieve. Un 33enne napoletano già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato denunciato perché ritenuto autore di almeno due truffe a altrettante donne anziane residenti nell’Aretino, messe a segno nella mattina di ieri, 27 marzo. La tecnica è sempre la stessa, che vede protagonista un malfattore nei panni del “finto avvocato” o del “falso maresciallo” che contatta telefonicamente la vittima e le comunica che un suo congiunto è stato vittima di un incidente stradale con feriti gravi, in conseguenza del quale è trattenuto in caserma, richiedendo il versamento immediato di una cauzione.

PER LA CRONACA, QUESTO SOGGETTO ERA FINITO SUI GIORNALI ANCHE UN MESE FA. NESSUNO LO TIENE IN GABBIA, CAPITO?

Firenze, 28 febbraio 2023 – Il finto avvocato e il finto maresciallo sono entrati di nuovo in azione ma questa volta non l’hanno fatta franca. Proprio così, uno dei due imbroglioni, che ha truffato decine di anziani è finito in manette. Ora i militari sono sulle tracce del suo complice. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Pontassieve hanno deferito un pluripregiudicato napoletano 33enne ritenuto autore di almeno due truffe a donne anziane della zona di Arezzo perpetrate nella mattinata di ieri. La metodologia adottata è l’ormai ben nota tecnica del “finto avvocato” o del “falso maresciallo” che contatta telefonicamente il malcapitato comunicandogli che un proprio congiunto è stato vittima di un incidente stradale con feriti gravi, in conseguenza del quale è trattenuto in caserma, richiedendo il versamento immediato di una cauzione, da consegnare ad un emissario che a stretto giro si presenta a casa del truffato. Con questo “modus operandi” ieri mattina sono state raggirate due donne residenti nella provincia di Arezzo, che hanno consegnato denaro e monili al truffatore.

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