Trump ha fregato la feccia ancora una volta! Anche oggi l’arresto rimandato a domani o forse a mai più: spunta un documento che lo scagiona

CNN, IL GRAN GIURÌ NON TRATTERÀ OGGI IL CASO TRUMP

(ANSA) – Il gran giurì che indaga sul ruolo di Donald Trump nel pagamento in nero per comprare il silenzio della pornostar Stormy Daniels che minacciava di rivelare il loro affaire non si occuperà di questo caso quando si riunirà oggi. Lo riferisce la Cnn citando due fonti a conoscenza del dossier. Gli sviluppi dell’inchiesta e la possibile incriminazione dell’ex presidente slittano così alla prossima settimana.

PM DEL CASO TRUMP-PORNOSTAR, INGERENZE DA REPUBBLICANI CAMERA

(ANSA) – Il procuratore di Manhattan Alvin Bragg accusa i repubblicani della Camera di interferire nella sua inchiesta sul ruolo di Donald Trump nel pagamento in nero per comprare il silenzio della pornostar-Donald Trump, dopo che tre commissioni guidate da esponenti del Grand Old Party hanno chiesto la sua testimonianza e la consegna di documenti dell’indagine. E’ quanto contenuto in una lettera visionata dalla Reuters, che pubblica la notizia sul suo sito.

PROCURATORE NY, TRUMP HA CREATO FALSA ASPETTATIVA ARRESTO

(ANSA) – Donald Trump ha creato la “falsa aspettativa” che sarebbe stato arrestato: lo sostiene il procuratore di Manhattan Alvin Bragg in una lettera citata da alcuni media Usa.

IL NUOVO DOCUMENTO BOMBA DISTRUGGE IL CASO DEL PROCURATORE DISTRETTUALE DI MANHATTAN BRIGGS CONTRO TRUMP
La lettera del 2018 dell’avvocato di Michael Cohen alla FEC dichiara che Cohen ha utilizzato i suoi fondi personali per pagare Stormy Daniels.
Né l’organizzazione Trump né la campagna Trump hanno partecipato alla transazione con la signora Clifford, né hanno rimborsato direttamente o indirettamente il signor Cohen per questo pagamento.
“Contrariamente alle affermazioni contenute nella denuncia, che sono del tutto speculative, né il signor Cohen né la Essential Consultants LLC hanno dato alcun contributo in natura a Donald J. Trump.
Il pagamento in questione non costituisce un contributo o una spesa per la campagna elettorale e pertanto la FEC non ha giurisdizione in materia.
I ricorrenti non hanno e non possono produrre alcuna prova del contrario. Di conseguenza, la denuncia deve essere respinta.”
È finito il circo!

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