“Sono anche un po’ lesbica” Anche oggi l’outing di qualcuno del mondo dello spettacolo: stavolta tocca a Claudia Pandolfi fare il compitino per non perdere quarte parte a Cinecitta’

Anticipazione da “Belve – Rai2”

Ultimo appuntamento per Belve, il programma ideato e condotto da Francesca Fagnani, in prima serata il martedì su Rai2. Un ciclo di puntate dedicate a donne (e uomini) indomabili, ambiziosi, forti, non necessariamente da amare, ma che non si potrà fare a meno di ascoltare.

Claudia Pandolfi si racconta a Francesca Fagnani sin dai primi passi, nella serie Un medico in famiglia, fino alle proposte cinematografiche più impegnative, come quella di un film – mancato – con Tinto Brass.

A questo proposito, quando la Fagnani chiede alla Pandolfi se il motivo del rifiuto fosse dovuto a delle scene che avrebbe dovuto interpretare tra l’hard e il ridicolo come “giocare a m’ama non m’ama con i peli del pube”, la Pandolfi ricorda ridendo un aneddoto di quando glielo proposero: “Quando lessi quella scena chiusi il copione di botto. La protagonista sdraiata sul letto romanticamente giocava sfogliando la propria margherita.  Non me la sono sentita, ma quello con Tinto Brass fu uno dei pranzi più divertenti della mia vita”.

C’è spazio anche per il mondo privato dell’attrice, compreso il matrimonio lampo con Massimiliano Virgili, che naufragò solo dopo un mese. La Pandolfi rivela: “Il matrimonio fu un problema mio, di una che si è era ritrovata sposata, ma che non aveva alcuna intenzione di volerlo fare”.

Quando la Fagnani le chiede come avesse trovato il coraggio di comunicare la fine dell’unione al marito, la Pandolfi ricorda: “Qualcosa avevo già detto prima del matrimonio alle persone interessate, compreso lui. Avevo parlato con i miei genitori, con le mie amiche, e tutti mi dissero che era solo una crisi prematrimoniale. L’unica persona che mi disse la verità fu Carlotta Natoli. Lei mi disse che in realtà io non volevo sposarmi”.

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  1. E adesso sono tutti “gai” quando è utile ma un fatto è certo: sono solo affari vostri e non dovete comunicarlo a tutto il mondo, non ci interessa! E poi che significa un po’? A giorni alterni? Ancora a parlare di questo regista di film a luci semi-rosse, ne avesse fatto uno di film decente… Resta comunque il messaggio di distruzione della società, no matrimonio, no figli, no impegno, solo “divertimenti” gener-fluid e gai, per arrivare alla persona ideale per le elite: asessuata e schiava.

  2. Che disgusto per chi mette in piazza la propria intimità. Ognuno del proprio corpo faccia ciò che meglio crede, ciò che contesto e che non si dovrebbe fare è enfatizzare o mettere in piazza una cosa così privata e intima, a me disturba sentir parlare di una cosa privata come il sesso. Ormai l’essere cosiddetto UMANO a parer mio nulla ha di ciò , ma è una bestia in un corpo umano. D’ altronde solo le bestie fanno sesso tranquillamente davanti agli altri senza pudore, dunque guardatevi come vi siete ridotti. La perversione mentale ormai dilaga. Sono in questo mondo e neanche io so perchè, ma Non credo di appartenere a questo mondo, nulla di tutto ciò che è diventata la maggior parte degli esseri di questo pianeta mi rispecchia. Mi consola pensare che non sono sola a ripudiare l’ostentazione di tutto ciò, ma siamo veramente pochi. Ho pietà per loro.

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