Forte dei Marmi, nasce il Movimento Z “con Putin e contro la guerra”: primo atto un presidio davanti alla mega villa del burattino acquistata con capitali di illecita provenienza

di Gianni Musetti da Facebook

Annunciamo la fondazione del “Movimento Z” davanti la villa del presidente ucraino a Forte dei marmi prevista per martedƬ alle ore 17.30.
Purtroppo mezzo mondo ĆØ vittima di una regia di potere e di speculazione finanziaria ed economica transnazionale, che comanda e gestisce unilateralmente tutto il sistema politico e geopolitico occidentale, assoggettando indisturbata alla propria volontĆ  i governi e le istituzioni sovranazionali come la ComunitĆ  Europea, divenuti presidi antidemocratici che sono loro stessi complici dell’asservimento alla lobby anglo americana che sta sacrificando l’alleato europeo sull’altare degli interessi di un differenziale gruppo di potere.
Alla vittime e target finali della loro messa in scena, scritturati a loro insaputa nell’opera drammatica che hanno scritto “nottetempo” per conto di milioni di cittadini, quest’ultimi criminali hanno riservato una mattanza economica che parte dai rincari, con la scusa delle sanzioni, e arriva alla distruzione del sistema industriale e manifatturiero europeo, condannato a perire nella morsa a tenaglia americana che ci stiamo imponendo noi stessi, sostenendo militarmente e politicamente, il capo espriatorio Ucraino, anch’esso usato come arma e condannato a pagare anche con la vita dei propri giovani militari, questa scellerata programmazione economica della bilancia monetaria e finanziaria che risiede nei templi della new economy.
In un sano sistema politico, questa mattanza sarebbe arrestata e i suoi autori sarebbero processati con le accuse dj sovversione agli stati democratici e per crimini contro l’umanitĆ  tutta.
Invece mandiamo armamenti a questi poveri ucraini, sfruttando il loro risentimento storico antirusso, e abusando dei sani principi del patriottismo che contraddistinguono gli est europei.
chi fino a ieri erano il pericolo costante della democrazia, ricordiamo per questo le storie del racconto in filastrocca della comunitĆ  europea sul pericolo dell’avanzata dei sovranismi, come quello di Orban, divenuti ora improvvisamente “buoni compagni di viaggio” perchĆ© stanno dalla parte piĆ¹ comoda che il potere ha ridotto in trincea.
E se per quasi un decennio nessuno si preoccupava del Dombass e delle richieste Russe di demilitarizzare quelle zone e di intervenire diplomaticamente fra i due fronti per risolvere il conflitto fra le etnie che in esso insistevano, ora tutto il mondo deve salvare questi fazzoletti di terra dall’Orso Russo, che non ha invaso, ma ha predisposto una azione armata per salvare dal genocidio di massa le popolazioni russe che erano vittime delle colonne paramilitari di pulizia etnica ucraine.
E mentre il fantoccio Zelensky metteva al bando tutte le televisioni non governative dell’ucraina, per dissolvere ogni fonte di opposizione interna, si preparava la strada verso la provocazione Nato alla Russia, abusando ed infrangendo gli accordi di “not fly zone” che si sarebbero dovuti rispettare per non minacciare la sicurezza reciproca dei paesi atlantici e di quelli federati nella Russia di Putin.
CosƬ ora l’Europa ha la guerra in casa propria, ha dissolto i decenni di lavoro per il riavvicinamento della Russia al mondo occidentale, che tanto bene ci facevano alla nostra economia, impiccandosi nel delirante sucido che ci rende subalterni all’America e al dragone cinese, lasciando a questi ultimi la partita economica mondiale.
Compriamo dai paesi dell’area monetaria del dollaro e dall’America stessa, risorse in materie prime che fino a ieri ci garantiva la Russia illimitatamente ad un sessantesimo del costo che oggi ci troviamo a pagare, oltre a renderci schiavi della loro carenza, accuratamente studiata da chi ci fornisce per mediovalizzare il nostro sistema industriale.
Non ci si rende conto che per la prima volta dal 45 ad oggi, le fabbriche europee dovevano fermare la produzione per mancanza di acciaio o altri beni. Il piĆ¹ grande mercato di produzione mondiale di auto, quello europeo, fu fermato, ed oggi ĆØ rallentato con il freno a mano da chi ci chiede ulteriori sanzioni che a loro non solo non costano nulla, ma gli fanno guadagnare miliardi e miliardi di dollari.
Una provocazione quindi la nostra o uno scatto di orgoglio di chi chiede ai popoli europei di svegliarsi da questa sedazione che hanno istruito tramite una stampa di regime, tutta volta a sostenere questa “campagna di Russia” autolesionista e contro un alleato del nostro popolo com’ĆØ sempre stato il governo e il popolo di Putin?
Questa ĆØ solo la prima delle tante azioni che stiamo predisponendo per la rinascita delle coscienze, e per l’orgoglio italiano ed europeo.
MartedƬ andremo a consegnare la lettera di convocazione del tribunale del popolo europeo per i diritti dell’uomo al fantoccio Zelensky proprio in una delle sue ville, quella di Forte dei marmi, dove presenteremo il Movimento Z, italiani con la Russia per il grande continente dei popoli occidentali.
Invitiamo gli uomini liberi a parteciparvi alle ore 17.30 in via Matteo civitali.

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