Appena presa la tessera, è già entrata nella direzione Pd. E’ giovanissima, è consigliere comunale a Latina, è una supporter sfegatata di Elly Schlein, viene dallo scoutismo. Ma le cose che dice Valeria Campagna, 25 anni, sembrano una infantile rimasticatura delle vecchie tesi di Laura Boldrini sul linguaggio patriarcale. Per il resto, sarà anche giovanissima, ma di novità se ne vedono poche nonostante l’indulgente mezza pagina che Repubblica gli ha dedicato. Si è tesserata l’altro giorno, per la prima volta. «Votavo a sinistra, ma non Pd», confessa Valeria. Una millennial su cui Elly Schlein punta moltissimo.
Lei racconta le vessazioni subite, se così possiamo chiamarle, in quella città che secondo alcuni non dovrebbe proprio esistere visto che nasce da una bonifica che avrebbe danneggiato l’ecosistema… Dunque arriva in consiglio comunale, a Latina, e sentite come la chiamano: “Signorina”. Ci rendiamo conto di quale umiliazione viene inflitta alla consigliera? La polemica contro il termine “signorina” è vecchia di due anni. E l’ha imbastita la solita Michela Murgia che sentenziò: dire “signorina” è un modo per depotenziare le donne. E la povera Valeria, con queste cattive maestre, se ne è convinta…
Ma il sessismo di cui è stata vittima si è nutrito anche di altre domande insidiose. Le hanno chiesto, per esempio, “Chi è tuo padre? Chi ti porta?”. Per il resto, buio fitto: sul termovalorizzatore non si esprime, sulla guerra in Ucraina vuole aiutare Kiev ma “l’Europa deve tornare a smuovere la diplomazia internazionale”. E qualche ingenuità: per esempio la citazione di Robert Baden Powell, il fondatore degli Scout che aveva simpatie per Hitler. La citazione è questa: “Lascia il mondo migliore di come l’hai trovato”. Eppure – chiosa entusiasta Repubblica – potrebbe essere lei la “Schlein del Pontino”.
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Se questi sono gli esponenti del pd e questi sono per loro i problemi prioritari del paese, allora è meglio mandarli a giocare con le barbie e con ken, o se preferiscono c’è Perky Pat, per chi la conosce. Ah Ah Ah.