Dopo l’elezione di Elly Schlein, alfiere di una corrente che in altri tempi si sarebbe detta “massimalista”, a segretaria del Pd, l’approdo alla carica di presidente del partito del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini pareva un atto equilibratore a beneficio della corrente più moderata. Ma non sembra tale l’elezione, ieri, a vicepresidente del partito, in sostanza vice di Bonaccini, di Chiara Giribaudo, che non è certo meno a sinistra della Schlein e che condivide la carica con Loredana Capone. Consideriamo quanto la Giribaudo ha dichiarato nelle scorse ore a Repubblica, intervenendo sulla tragedia di Cutro. Ha, in sostanza, detto che agli immigrati andrebbero garantiti subito lavoro e casa gratis. Con tutto ciò che, intuibilmente, comporterebbe nei confronti dei disoccupati italiani, ma anche dei disoccupati stranieri presenti da anni regolarmente sul nostro territorio, i quali si vedrebbero “scavalcati” dai nuovi arrivati. Con in più la beffa di doversi pagare, come tutti, la casa di tasca propria, mentre per gli immigrati delle nuove ondate il tetto sulla testa sarebbe dovuto, a prescindere, da parte di chi assume.
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