“Denunciamo il governo per omissione di soccorso” Con l’Italia che cola a picco, il galoppino della Bonino costretto a fare il compitino dal suo padrone Soros

(Adnkronos) – “Che la maggioranza con i capigruppo di Fdi urli al complotto per mascherare l’incapacità nella gestione degli sbarchi è solo l’ultimo atto crudele di questo Governo verso i migranti. Dopo il naufragio di ieri a largo delle coste libiche, Più Europa è pronta a presentare una denuncia formale per l’ennesima omissione di soccorso anche usando gli strumenti normativi contenuti nel Dl Cutro”. Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

I dubbi del Quirinale sul decreto al vaglio della maggioranza. La Lega: “La protezione speciale è una fattispecie che si è allargata a dismisura, l’intento del governo è abolirla”. Pd, Schlein: “Una vergogna per l’Italia e per l’Europa”

Mentre il mare continua a restituire cadaveri sulla spiaggia di Cutro e al largo della Libia si consuma un nuovo naufragio, nel governo e nella maggioranza prosegue il confronto, in particolare sul nodo dell’eliminazione della protezione speciale per i vincoli familiari dei richiedenti asilo: anche perché sulla misura fortemente voluta dalla Lega, l’ufficio legislativo del Quirinale, si spiega in ambienti parlamentari, ha espresso dei dubbi. Il braccio di ferro nel centrodestra prima del varo in Consiglio dei ministri del decreto legge sui migranti sembra destinato a ripetersi durante l’esame in prima lettura previsto al Senato.

Nulla di incostituzionale ma di buon senso, è la portata delle valutazioni del Colle, perché l’abolizione crea il rischio per immigrati già in Italia, in attesa dell’esame sulla domanda di protezione internazionale, di essere espulsi da un giorno all’altro.  La protezione internazionale allo stato non si può restringere, è in sostanza il ragionamento che si fa in ambienti di governo di FdI. A preoccupare il governo è lo scenario con 900mila persone potenzialmente in fuga nei prossimi mesi dalla Tunisia, vicina al default, una lunga serie di partenze dalla Libia, compresi gli effetti della crisi del grano sull’Egitto, primo importatore dall’Ucraina. Elementi che portano a insistere nel pressing sull’Unione europea, e a cercare misure compatibili con la cornice comunitaria.   Una visione non esattamente allineata con quella degli alleati leghisti, che  in commissione Affari costituzionali al Senato, dove partirà l’esame del dl varato a Cutro dal Cdm, si preparano a presentare emendamenti ad ampio raggio. Al di là dei silenzi ufficiali, secondo fonti parlamentari del partito di Matteo Salvini, verranno ripescati gli emendamenti già presentati per il dl Ong e dichiarati inammissibili per estraneità di materia, fra cui c’era anche una stretta sui ricongiungimenti familiari e sulle procedure per la protezione internazionale dei rifugiati. La Lega starebbe anche valutando di trasformare in emendamenti alcune previsioni della proposta di legge per reintrodurre i decreti sicurezza, presentata alla Camera da Igor Iezzi, che al momento non intende ritirarla.

Sul tavolo del confronto è entrata anche la riforma della legge Bossi-Fini, una strada che la premier Meloni non esclude, anche se con tempi più lunghi. È l’unico punto di affinità con le opposizioni, con Elly Schlein che ricevendo l’investitura da segretario del Pd ha accusato l’esecutivo di “inumanità”. “Mi arrivano notizie – ha detto Schlein – di un nuovo naufragio, in cui sarebbero morte altre persone, a largo della Libia. Sembra che questa imbarcazione abbia chiesto soccorso e le sarebbe stato risposto di contattare la guardia costiera libica. È una vergogna per l’Italia e per l’Europa“.

All’attacco anche Più Europa. “Che la maggioranza con i capigruppo di FdI urli al complotto per mascherare l’incapacità nella gestione degli sbarchi è solo l’ultimo atto crudele di questo governo verso i migranti. Dopo il naufragio di ieri a largo delle coste libiche, +Europa è pronta a presentare una denuncia formale per l’ennesima omissione di soccorso anche usando gli strumenti normativi contenuti nel Dl Cutro”, scrive su Twitter il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Intanto sulla protezione speciale il governo si è riservato “una valutazione e un approfondimento“, ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Alla luce anche dei dubbi del Quirinale, nonché del quadro europeo, fonti parlamentari di FdI osservano che difficilmente ci saranno modifiche in senso restrittivo, ferma restando la dialettica parlamentare, sia sul decreto si sulla proposta di legge della Lega. Più defilata, in questo momento, la posizione di Forza Italia: “Lontani dalle strumentalizzazioni lavoriamo per una gestione più seria e rigorosa dell’immigrazione, partendo dal principio che le vite in mare si salvano sempre”, è  il pensiero del capogruppo alla Camera Alessandro Cattaneo che aggiunge: “Chiediamo all’Europa di essere più generosa e presente, lotta dura agli scafisti”.

Insiste però la Lega. Nicola Molteni, sottosegretario leghista all’Interno, concorda “parola per parola” con la premier che, parlando ai giornalisti dopo il Consiglio dei ministri a Cutro, ha detto che la “protezione speciale è una fattispecie che si è allargata a dismisura e l’intento del governo è abolirla”, e in un’intervista a La Stampa assicura: “lavoreremo in questa direzione”. E ha aggiunto: “Come Lega presenteremo i nostri emendamenti per cancellare la protezione speciale e tornare alla configurazione impostata nel 2018 con Salvini al Viminale”.

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