Roberto Speranza e quella ristrutturazione sospetta: il parassita finito in mezzo alle intercettazioni dell’impresario che gli ha fatto i lavori

La casa di Speranza ristrutturata dall’indagato di Fi: “Ci ho rimesso 30mila€”

Nell’inchiesta su Francesco Piro spuntano i lavori per l’ex ministro della Salute. Sperava di avere un’intercessione per la costruzione di un ospedale.

tratto da Affari Italiani

Speranza e la casa ristrutturata: “Non sai che periodo sto passando…”

Come se non bastasse l’iscrizione nel registro degli indagati per il mancato piano pandemico, per l’ex ministro della Salute Roberto Speranza, fresco di rientro nel Pd, adesso spunta un nuovo problema. Il suo nome è finito in un fascicolo, relativo ad un’inchiesta su Francesco Piro, un consigliere regionale della Basilicata di Forza Italia. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti – si legge su La Verità – Piro avrebbe ristrutturato la casa romana dell’ex ministro. I fatti risalgono al 20 maggio 2020, nel pieno della pandemia da Covid.

Il sogno di Piro era quello di vedere finalmente in piedi l’ospedale unico di Lagonegro, un’opera faraonica che doveva nascere nel suo territorio d’influenza elettorale.

Nell’ottobre 2022 – prosegue La Verità – Piro finisce in manette per corruzione. Poi la vicenda giudiziaria si sbriciola e Piro torna alla sua poltrona in Regione Basilicata. Ma nelle intercettazioni emerge un particolare che non è sfuggito agli inquirenti. Piro si sfoga con un amico al telefono. “Io mi sono messo a disposizioneci ho rimesso 30.000 euro, quindi mò mi serve una mano e me la dai”. Il riferimento è alla ristrutturazione della casa di Speranza e al tentativo di avere un’intercessione dell’allora ministro per sbloccare la vicenda Lagonegro. I due si parlano al telefono. Piro a Speranza: “Non siamo più amici“. Il ministro risponde: “Siamo sempre amici”. Poi si sfoga: “Non sai che periodo ho passato…“. Poi sempre il ministro mette fretta a Piro: “Vorrei chiuderla sta partita… a che punto siamo là? Abbiamo finito quasi no?”. Piro spiega: “Sì, sì…mancano due dettagli”.

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