“Va ritirata dal commercio” Allarme sulla salute, caos sulla la nicotina da masticare: il governo l’autorizza, Schillaci invece avvia le procedure per bloccare la vendita

Le “nicotine pouches” sono state autorizzate dal Milleproroghe 2022 ma Schillaci avvia le procedure per bloccare la vendita. Secondo gli esperti sono pericolose: “Creano dipendenza e spingono i giovani verso le sigarette”

Bustine di nicotina da mettere in bocca e tenere tra labbro e gengiva per circa mezz’ora. Si trovano al gusto di menta, frutti di bosco, caffè e mango. Nelle tabaccherie e nei negozi che vendono sigarette elettroniche sono tornati dei prodotti che appena due anni fa erano stati sequestrati dal ministero della Salute. La nuova autorizzazione giunge grazie al Decreto Milleproroghe del 2022. Secondo gli esperti le cosiddette “nicotine pouches” sono dannose perché “faranno aumentare il numero dei fumatori, visto che la nicotina crea dipendenza”. L’Istituto superiore di sanità aveva, a suo tempo, segnalato delle criticità. E infatti anche il ministro Orazio Schillaci ha deciso di intervenire. E’ dei giorni scorsi una lettera all’azienda produttrice con cui si avvia la procedura per la sospensione dal commercio del prodotto, considerato dannoso. In particolare si fa notare dal ministero come ci siano rischi per i bambini, visto che le confezioni non hanno indicazioni né sistemi di chiusura particolari. Se ingeriscono alcune bustine potrebbero intossicarsi.

Del resto, poche settimane fa Schillaci aveva annunciato una stretta sia sulle sigarette classiche che su quelle elettroniche e sui prodotti del tabacco riscaldato.

Di cosa si tratta

Come spiega il titolare della tabaccheria Campion di Torino, che ha già a disposizione il nuovo prodotto, “al momento viene commercializzata una sola marca, che si chiamano Redmuule. Si tratta di 20 sacchettini per confezione da 8,9 euro. Hanno tre gradazioni: da 4, 8 o 14 milligrammi per grammo. Possono essere vendute dai tabaccai e, solo su richiesta, da chi commercia sigarette elettroniche”. I prodotti sono del tutto simili a quelli, di un’altra marca, bloccati nel 2021 dal ministero, che aveva mandato i Nas a fare dei sequestri.

La preoccupazione dell’Istituto superiore di sanità

Venne chiesta una relazione all’Istituto superiore di sanità nella quale, tra l’altro, è scritto: “Presentano potenziali livelli di assunzione per i quali non si possono escludere effetti dannosi per la salute umana. Poiché gli effetti osservati per la nicotina consistono principalmente nell’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa si ritiene che il prodotto in esame possa costituire un rischio ancora più elevato per le persone ipertese o affette da cardiopatie”. Sulle confezioni, però, non ci sono indicazioni su eventuale rischi e inoltre, fa sempre notare l’Istituto, ci sarebbe bisogno di una chiusura di sicurezza per evitare rischi di ingestione da parte dei bambini.

Il via libera bipartisan nel Milleproroghe

Ad autorizzare la vendita delle bustine di nicotina è stato però un emendamento al Milleproroghe pubblicato nel febbraio di un anno fa. L’atto, che riguarda tra l’altro anche le sigarette elettroniche, prevede che gli sgravi fiscali per queste ultime siano compensati dagli introiti delle “nicotine pouches”. La firma è di Massimo Bitonci della Lega e di Umberto Buratti del Pd ma l’accordo in Parlamento è stato ampio. Prodotti del genere, cosiddetti Snus, sono diffusissimi in Svezia ma contengono anche tabacco, non solo nicotina.

L’allarme degli esperti: “Creano dipendenza e avvicinano i giovani al fumo”

“Di certo fanno meno male delle sigarette perché non c’è combustione – spiega Silvano Gallus del Mario Negri, che da 25 anni si occupa di controllo del tabagismo – Però la nicotina crea dipendenza e quindi può spingere chi la assume, anche masticandola, verso le sigarette”. Secondo Gallus <si tratta chiaramente di un modo per avvicinare i giovani al fumo. Non si può dire che servano a smettere di fumare, proprio come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato. Del resto da quando sono in commercio, nel nostro Paese si è visto un nuovo aumento dei fumatori”. E secondo Sabrina Molinaro, epidemiologa del Cnr, “visto che con l’immissione sul mercato di sigarette elettroniche e di una miriade di prodotti alternativi, abbiamo buttato 20 anni di prevenzione, raggiungendo una diffusione del fumo and co  tra gli adolescenti  che non si vedeva dal 2000, con tutti questi nuovi prodotti rischiamo un balzo direttamente negli anni Ottanta”. E’ molto critica anche Sabrina Siracusano, oncologa responsabile del Centro antifumo dell’Humanitas di Milano. “Non si dica che servono a smettere di fumare. Ci sono già prodotti in farmacia per questo e di solito vengono usati male perché nessuno spiega come fare la terapia sostitutiva. Qui, comunque, parliamo di caramelline con aspetto grazioso e invitante. Alle multinazionali non importa della salute delle persone, cercano in tutti i modi di dare la nicotina ai ragazzi per fidelizzarli e indurre la dipendenza e così l’uso sigaretta tradizionale”.

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