Djokovic, continua la persecuzione: ancora vietato per lui (e per chi come lui senza siero) l’ingresso negli Usa e lui risponde: “Questi ostacoli non mi indeboliscono”

Lo hanno eletto a spauracchio contro il quale puntare il dito, semplicemente perché aveva avuto il coraggio di far valere le proprie idee e i propri diritti. Accusato da mesi di non essere un vero campione soltanto per la sua posizione sul fronte vaccini, Novak Djokovic ha risposto a suo modo, con il linguaggio del campo, continuando a macinare record su record. Come quello di settimane al primo posto del ranking mondiale, da poco superato, o i 22 successi in degli Slam. Ma per il re del tennis l’ostacolo più grande resta convincere il mondo della sua non colpevolezza. Lui che vorrebbe soltanto impugnare la racchetta e sfidare gli avversari, infatti, rischia di perdere altri appuntamenti importanti, dopo aver visto a rischio la partecipazione agli Australian Open poi vinti. Non sembra ancora arrivato il momento, insomma, in cui il povero Djokovic potrà tornare a essere trattato per quello che è, uno degli sportivi più grandi di tutti i tempi.

Come raccontato da EurosportDjokovic è di recente intervenuto su temi importanti come la sua condizione fisica e i prossimi impegni. Spiegando ai fan: “Per quanto riguarda la lesione, è guarita. Mi sto avvicinando al 100%, ma non sono ancora a quel livello. Nelle prossime ore sarò a Dubai per giocare gli ATP 500“. Per quanto riguarda le prossime competizioni in programma sul suolo Usa, invece, la sua partecipazione non è purtroppo ancora sicura.

“Ho fatto richiesta di special exempt – ha spiegato Djokovic – e si sta procedendo ma è qualcosa che è fuori dal mio controllo in questo momento. Posso solo sperare.. Mi piacerebbe giocare e sono contento di aver ricevuto l’appoggio degli organizzatori di Miami e Indian Wells. Spero che i responsabili delle decisioni diano l’approvazione. Ho grande desiderio di tornare lì, manco da diversi anni. Se non arrivasse l’approvazione? I recenti risultati in Australia dimostrano che questo tipo di situazioni non hanno alcuna conseguenza sulle mie prestazioni”.

Djokovic non sa, quindi, se potrà prendere parte ai prossimi Masters 1000 americani (Indian Wells e Miami) perché potrebbe ancora una volta vedersi negata la possibilità di partecipare a causa della mancata vaccinazione, mai nascosta. Una vera e propria persecuzione messa in atto nei confronti di un gigante dello sport che ha soltanto scelto di decidere con la propria testa, pagando per questo un prezzo altissimo.

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