Con un doppio Tweet alla sua maniera, Vittorio Feltri si dimostra ancora una volta spirito libero e, con un tempiso sospetto, contesta apertamente la linea a 90 grandi col Pentagono tenuta dalla sua leader Giorgia Meloni. Prima si scaglia contro la guerra in generale, poi contro il burattino di Kiev che, pochi giorni fa, come leggete sotto, non aveva esitato a chiamarlo ‘accattone’.
L’aria che tira, Feltri senza filtri su Zelensky: “Ć un accattone”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky andando in giro per il mondo a chiedereĀ aiuti e armi per difendersi dall’invasione russa si comporta da “accattone”. Vittorio Feltri interviene cosƬ nel corso de L’aria che tira, su La7, commentando la polemica per le parole di Silvio Berlusconi sul conflitto ucraino. Il direttore editoriale di Libero dall’inizio del conflitto non ĆØ mai stato teneroĀ nei confronti del leader ucraino. “Mi sembra il caso di finirla questa guerra ma ĆØ molto difficile. Sulla carta Vladimir Putin li ha addosso tutti, ĆØ difficile che possa accettare dei colloqui finalizzati alla pace.Ā In sostanza siamo nel caos”, commenta Feltri.
Goffredo Buccini del Corriere della sera sulla definizione di “accattonaggio” a Zelensky, ricorda come ne ’47-48Ā la futura premier israeliana Golda Meir fosse andata negli Usa per chiedere soldi per formare l’esercito del nascente Stato ebraico, “e tornò tra gli applausi”. Insomma, “c’ĆØ accattonaggio e accattonaggio”, afferma il giornalista. “Sempre un accattone ĆØ”, ribatte Feltri, con Buccini che si arrende: “Accattone, come Golda Meir…”.
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