di Elisa Calessi per Libero
Nel giorno in cui scade il termine per la presentazione ufficiale delle candidature al congresso, va in scena un classico: la lite sulle tessere. In realtĆ la discussione, per ora, ĆØ sottotraccia, confinata al tam tam dei social. Ma sta infiammando alcuni circoli, dove giĆ ci si sta preparando alla prima fase del congresso, quella che comincerĆ dal 3 febbraio: la votazione riservata agli iscritti, dove si decreterĆ il passaggio dei primi due arrivati alle primarie.
TUTTI DENTRO
A sollevare il caso sarebbero stati alcuni sostenitori di Stefano Bonaccini, secondo i quali gli esponenti di Articolo Uno (andati via dal Pd e ora sulla via del ritorno) starebbero dando Ā«la tessera gratisĀ» ai propri iscritti, i quali – come da regolamento – potranno poi partecipare al congresso dem, giĆ nella fase degli iscritti. Cosa che āinquinerebbeā la competizione perchĆ©, ĆØ lāaccusa, gli iscritti del Pd, invece, devono pagare la tessera 28 euro. La questione non ĆØ economica, ma politica: Articolo Uno, infatti, sostiene al congresso Elly Schlein.
Il timore, dunque, ĆØ che i tesserati di Articolo Uno possano spostare gli equilibri a favore di Schlein. Se la tessera da loro costa meno, ĆØ lāaccusa, avranno più facilitĆ a fare tessere e quindi a sostenere la loro candidata. Roberto Speranza ha replicato, definendo Ā«falsoĀ» il ragionamento e spiegando che da loro la tessera costa 15 euro, di cui 5 vanno al nazionale. Per districarsi nel diverbio, bisogna far riferimento al regolamento congressuale approvato nellāultima assemblea del Pd, definita appunto Ā«costituenteĀ», perchĆ© ha dato il via a un congresso aperto ad altri movimenti politici (vedi Articolo Uno). Nel regolamento modificato proprio in occasione dellāassemblea – allāarticolo 4 si stabilisce chi può partecipare ai congressi di circolo: innanzitutto gli iscritti del Pd Ā«al 2021 che abbiano rinnovato lāadesione per lāanno 2022, nonchĆ© i nuovi iscrittiĀ». Questi ultimi devono iscriversi entro il 31 gennaio 2023. Possono poi partecipare Ā«gli iscritti a partiti e movimenti politici che aderiscono al processo costituenteĀ». A condizione che presentino: lāiscrizione al proprio partito per il 2022 e lāiscrizione al Pd entro il 31 gennaio 2023 oppure lāimpegno a tesserarsi al Pd quando comincerĆ la campagna di tesseramento 2023. Insomma: può votare nei circoli sia chi ĆØ iscritto al Pd, sia chi ĆØ iscritto a un altro partito, ma ha partecipato alla fase costituente e si impegna a iscriversi (dopo). Appunto il caso di Articolo Uno. Vero ĆØ che nel Pd la tessera costa un poā di più. Ma il regolamento non stabilisce – nĆ© potrebbe – che le tessere del Pd e quelle dei partiti che stanno entrando nel Pd debbano avere lo stesso costo.
REGOLE BOOMERANG
Al di lĆ delle regole, il punto ĆØ quello detto: la paura che la dote di tessere portata in dono da Articolo Uno sposti gli equilibri. Il tutto grazie un regolamento che sarebbe la gioia dellāAzzeccagarbugli manzoniano e che rischia di essere un boomerang per gli stessi che lo hanno scritto. Insomma un pasticcio. Per dirla con un big di Articolo Uno, Ā«se la devono prendere con il regolamento che loro stessi hanno votatoĀ». Difficile che le tessere di Articolo Uno decidano la competizione. Ma la lite ĆØ una spia del malumore con cui una parte del Pd vive il ritorno degli ex compagni. Malumore peraltro contraccambiato. E siamo solo allāinizio.
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