Le polemiche sul collegamento di Volodymyr Zelensky previsto per la serata finale del Festival di Sanremo 2023 continuano ad aumentare. La Rai però non ha alcuna intenzione di fare retromarcia: l’intervento del presidente ucraino verrà mandato in onda dopo la mezzanotte, quando tutti i cantanti si saranno già esibiti, e durerà un paio di minuti. Non solo l’opinione pubblica, ad essere spaccata è anche e soprattutto la politica, che sta creando un fronte anti-Zelensky per quanto riguarda Sanremo.
Intervenuto a Otto e Mezzo, su La7, Matteo Salvini ha espresso il suo pensiero: “Se avrò dieci minuti di tempo per vedere il Festival, vedrò le canzoni, non Zelensky. Se lui ha il tempo di andare agli Oscar o a Sanremo, lo sa lui. Ogni contesto merita serietà, anche Sanremo. Mi chiedo quanto sia opportuno che iil festival della canzone italiana abbia un momento con la guerra e le morti in corso, non mi sembra che le cose vadano d’accordo”. Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Gasparri, vicepresidente della Camera: “Trovo sorprendente l’accostamento tra i balletti e le canzoni di Sanremo con l’aggressione all’Ucraina”.
Perplesso anche Carlo Calenda: “Ci sono pochi dubbi sulla nostra linea di sostegno all’Ucraina. Ritengo tuttavia un errore combinare un evento musicale con il messaggio del Presidente di un paese in guerra”, ha scritto su Twitter. Contrario all’intervento di Zelensky pure Giuseppe Conte: “Io sono stato molto contento quando il presidente Fico ha invitato il presidente Zelensky alla Camera dove ha potuto esprimere le sue ragioni in Parlamento. Non credo che sia così necessario avere Zelensky in un contesto così leggero come quello di Sanremo”.
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