Aveva lavorato a lungo a Cinecittà. Tra i suoi film ‘The Bounty Killer’ con Thomas Milian e ‘Horror Express’ con Christopher Lee
Eugenio Martin, il regista spagnolo degli spaghetti-western ammirato da autori come Álex de la Iglesia e Quentin Tarantino, è morto a 97 anni. Tra i suoi film più famosi Horror Express (1972) con Christopher Lee e Peter Cushing, e Una candela per il diavolo (1973) con Aurora Bautista ed Esperanza Roy. L’annuncio della scomparsa è stato dato dall’Accademia del cinema spagnolo.
Martín, che firmava le sue opere come Herbert Martin, Martin Herbert, Gene Martin o Jean Martin. Nato a Granada il 15 maggio 1925 ha diretto quasi 30 film, lavorando ad altrettante sceneggiature.
Iniziò a girare a Cinecittà con Il conquistatore di Maracaibo (1961), per proseguire con Ipnosi (1962). Sempre a Cinecittà ha diretto diversi western all’italiana, tra i quali Per un pugno di diamanti (con Franz Eichhorn, 1964), The Bounty Killer (1966), con Thomas Milian (per Quentin Tarantino uno dei migliori spaghetti-western), Requiem per un Gringo (1968), E continuavano a fregarsi il milione di dollari (1971), con Roy King e Gina Lollobrigida.
Tra gli altri suoi film L’uomo di Toledo (1965), Amore pensami (1969), una commedia musicale con Julio Iglesias e Call girl (1976). Nella sua filmografia, pirati, zombie e alieni si mescolano a interpreti di culto e idoli popolari, costituendo una delle opere più varie della storia del cinema.
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