Varianti e sacro siero, il Wall Street Journal costretto ad ammettere che aveva ragione il Nobel Montagnier

Anche il Wall Street Journal dubita dei vaccini? Se solo omettessimo la fonte, in molti tra gli oltranzisti del Covid-19 e tra i “professionisti dell’informazione” griderebbero alle solite teorie complottiste dei cosiddetti No Vax. E invece è addirittura il Wall Street Journal, punta di diamante della stampa mainstream internazionale, a chiedersi: Are vaccines fueling new Covid variant? (“i vaccini alimentano nuove varianti Covid?”)L’articolo è a cura di Allysia Finley, una delle firme più prestigiose del quotidiano newyorkese, membro del comitato editoriale del giornale. La Finley cita nell’editoriale una serie di articoli pubblicati su Nature, sul New England Journal of Medicine, nonché una ricerca condotta dalla Cleveland Clinic circa la possibile associazione tra più dosi di vaccino e un rischio maggiore di contrarre il virus. Sono pressoché le medesime argomentazioni da subito proposte da Luc Montagnier, il premio Nobel oggi scomparso, che venne vergognosamente insultato da più parti. Ricordiamo, per fare solo un nome, che il virostar Matteo Bassetti lo definì “rincogl*****o”L’articolo del Wall Street Journal è del primo gennaio, mentre – come si è potuto ascoltare nel focus di Francesco Borgonovo e Fabio Duranti su RadioRadio – in Italia è ripartito il consueto allarmismo, di cui, francamente, non sentivamo la mancanza: oggi il Corriere della sera, ad esempio, scrive che “Si temono 1,7 milioni di morti in 4 mesi in Cina”, fermandosi solo alla proverbiale punta dell’iceberg.

Va molto più in profondità il quotidiano di Wall Street, citando uno studio condotto su un gruppo di sanitari, che ha dimostrato che, pur se i vaccini bivalenti hanno ridotto del 30% il rischio di infettarsi mentre la variante “BA 5” era più diffusa, i sanitari che hanno ricevuto tre o più dosi avevano più del triplo delle probabilità di infettarsi come i non vaccinati. Chi abbia ricevuto due dosi infine avrebbe 2,6 volte più probabilità di essere contagiati. Il fatto, poi, che la variante “XBB” sia nata a Singapore, conclude l’articolo di Allysia Finley, potrebbe non essere affatto casuale: si tratta di “una delle regioni più vaccinate al mondo”.

Wall Street Journal dubita vaccini

Chissà come mai, ma il clamoroso articolo, così come lo studio che viene citato, è stato allegramente snobbato (censurato) dai principali organi di stampa.

Scavalca la censura di regime dei social. Seguici via Telegram, basta un clic qui >https://t.me/capranews

Total
88
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Previous Article

La strage dei giovani medici prosegue imperterrita: la dottoressa Bozzo aveva solo 42 anni. Morta nel solito modo: all'improvviso

Next Article

Un malore e due morti: morta di crepacuore a poche ore dal malore improvviso che le ha strappato il figlio di soli 45 anni

Related Posts