Quando si può richiedere la Carta Acquisti per ottenere un contributo di 80 euro ogni due mesi per le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette: quali sono i requisiti, ecco chi ha diritto

Dal primo gennaio sono disponibili sul sito del Mef i moduli per richiedere la Carta Acquisti che consente ai cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e ai genitori di bambini di età inferiore ai tre anni, di ottenere un contributo di 80 euro ogni due mesi per le spese alimentari, sanitarie e per il pagamento delle bollette di luce e gas. I destinatari del contributo possono effettuare acquisti attraverso una carta elettronica di pagamento presso negozi alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, nonché pagare le bollette di luce e gas negli uffici postali e usufruire della tariffa elettrica agevolata.

La domanda per la Carta Acquisti (completamente gratuita per gli aventi diritto) può essere presentata negli Uffici Postali compilando il modulo sulla base dei requisiti richiesti. Coloro che hanno ottenuto la Carta negli anni precedenti e continuano a rientrare nei requisiti previsti, potranno usufruire del beneficio senza bisogno di una nuova richiesta. Il programma Carta Acquisti viene istituito nel 2008 con il governo Berlusconi.

Le amministrazioni coinvolte, oltre al Mef, sono il ministero del Lavoro, l’Inps e Poste Italiane. Anche Regioni ed enti locali possono aderire al programma estendendone l’uso o aumentando il beneficio a favore dei propri residenti. Le risorse che alimentano il Fondo perla Carta Acquisti sono, come previsto dalla legge, sia pubbliche che private a seguito di donazioni. L’importo erogato fino a novembre 2022 è stato di 1,8 miliardi. Ne hanno beneficiato, con almeno un accredito per anno, circa una 5,1 milioni di cittadini, di cui 1,8 milioni di anziani (età pari o superiore ai 65 anni) e quasi 3,3 milioni di genitori con bambini sotto i 3 anni.

I requisiti richiesti per ottenere la Carta Acquisti sono i seguenti: per i genitori con bambini di età inferiore anni 3, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a euro 7.640,18; per i cittadini di età compresa tra i 65 e i 70, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a euro 7.640,18 e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a euro 7.640,18; per i cittadini nella fascia di età superiore agli anni 70, valore massimo dell’indicatore ISEE pari a euro 7.640,18 e importo complessivo dei redditi percepiti non superiore a euro 10.186,91. Non si tratta dell’unica misura implementata dal governo Meloni per contrastare ilcaro vita. Tra questi, la carta Risparmio Spesa che, attraverso un fondo di 500 milioni di euro, permette ai redditi fino a 15mila euro l’acquisto di beni di prima necessità. È stata inoltre avviata la sperimentazione del reddito alimentare per chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi alimentari, realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare.

Per le famiglie più fragili è stato confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. Dal 1 gennaio 2023 è stato poi previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli, con Isee fino a 40.000 euro.

Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. E ancora, l’innalzamento a 600 euro per il 2023 delle pensioni minime per gli over 75 e la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo.

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