di Simone Billeci per Formiche.net
Il teologo Simone Billeci ricorda quando nel 2008 Giorgio Parisi, oggi insignito del premio Nobel per la Fisica, si oppose alla presenza di papa Benedetto XVI allāUniversitĆ La Sapienza. Allāepoca il pontefice rinunciò a partecipare, ma le frasi del discorso che non potĆ© pronunciare davanti agli studenti restano attuali
Il conferimento del premio Nobel per la Fisica 2021 a Giorgio Parisi, per le sue ricerche sui sistemi complessi, ha portato in auge un episodio disdicevole per ilĀ cursus honoremĀ del fisico teorico dellāUniversitĆ Sapienza di Roma. In molti, infatti, non hanno dimenticato quando il premio Nobel Parisi contestava il diritto di papa Ratzinger di parlare alla Sapienza.
Parisi, in particolare, non si limitò, insieme ad altri 67 docenti, ad appellarsi al Rettore per negare a Benedetto XVI di prendere parte allāinaugurazione dellāAnno accademico 2008, ma intervistato allāUnitĆ Ā ribadiva che Ratzinger era ospite sgradito, perchĆ© con le sue prese di posizione contro lāevoluzionismo aveva rotto il patto tra fede e scienza.
Lo spirito di contestazione del fisico insignito del riconoscimento sembra tornare a farsi sentire nel suo ultimo intervento a Montecitorio. Il premio Nobel per la Fisica, infatti, invitato alla Camera per la riunione preparatoria alla Cop26, non ha esitato a bacchettare i parlamentari presenti parlando, ad esempio, diĀ āGoverni inadeguati sulla crisiā.
Ma ĆØ lāappello rivolto allāistruzione e alla ricerca pubblica ad attirare la nostra attenzione:Ā āDare ai bambini unāeducazione scientifica a partire dalla scuola maternaā.Ā Vogliamo sperare che Parisi non alluda ad unāeducazione scientifica separata dalla ricerca della veritĆ .
Significative, a riguardo, le parole con le quali si esprimeva il prof. Ratzinger nel testoĀ Introduzione al cristianesimo, scaturito dalle lezioni tenute a Tubinga nel semestre estivo del 1967:Ā āNel separare il problema della veritĆ dallāessere e nel trasferirlo sulĀ factum ac faciendum, lo stesso concetto di veritĆ si ĆØ essenzialmente alterato. Al posto della veritĆ dellāessere in sĆ© ĆØ subentrata lāutilizzabilitĆ delle cose a beneficio nostro, che trova la sua convalida nellāesattezza dei risultatiā.
ComāĆØ noto, il Vaticano decise di soprassedere e Benedetto XVI rinunciò allāincontro, diffondendo comunque il testo del suo intervento che cosƬ si concludeva:Ā āChe cosa ha da fare o da dire il Papa nellāuniversitĆ ? Sicuramente non deve cercare di imporre ad altri in modo autoritario la fede, che può essere solo donata in libertĆ . Al di lĆ del suo ministero di Pastore nella Chiesa e in base alla natura intrinseca di questo ministero pastorale ĆØ suo compito mantenere desta la sensibilitĆ per la veritĆ ; invitare sempre di nuovo la ragione a mettersi alla ricerca del vero, del bene, di Dioā.
Prendendo a prestito proprio le parole di Benedetto XVI,Ā mutatis mutandis, auguriamo al prof. Parisi che, proprio mediante le sue ricerche sui sistemi complessi, possa mantenere desta la sensibilitĆ per la veritĆ , invitando la ragione a mettersi sempre alla ricerca del vero.
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