Papa Ratzinger in fin di vita. La morte del papa emerito porterà a una situazione senza precedenti, il Vaticano pensa a delle procedure ex novo

di Federico Garau per Il Giornale

La notizia delle precarie condizioni di salute del papa emerito Joseph Ratzinger ha sconvolto il mondo.

Riferendosi a lui, papa Bergoglio ha chiesto ai fedeli di pregare, definendo il suo predecessore come “molto malato“. A quanto pare il quadro clinico di Benedetto XVI si è aggravato da Natale, e nel pensare al peggio, in molti si domandano quali saranno le procedure che seguirà il Vaticano al momento della sua morte.

Si tratta, inutile dirlo, di una situazione inedita, mai avvenuta. La chiesa ha un papa e un papa emerito, che si è dimesso lasciando il suo posto a un altro: dovrà perciò essere studiato un protocollo ad hoc.

Funerali solenni

Saranno concessi anche a Benedetto XVI, in qualità di passato papa, quei funerali solenni che verrebbero celebrati in caso di morte del Pontefice? Al momento non è possibile dare una risposta certa. Non ci sono precedenti.

Secondo la costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, a seguito della morte di un papa in carica spetta ai cardinali stabilire giorno, ora e modo in cui la salma del Pontefice verrà trasportata nella Basilica Vaticana, così da essere esposta ai fedeli per l’ultimo saluto. Sempre i cardinali dovranno predisporre, come riporta Repubblica, “tutto il necessario per le esequie del defunto Pontefice, che dovranno essere celebrate per nove giorni consecutivi, e fissino l’inizio di esse in modo che la tumulazione abbia luogo, salvo ragioni speciali, fra il quarto e il sesto giorno dopo la morte“.

Lo stesso varrà anche per Ratzinger? Ancora non è possibile saperlo. Dopo le dimissioni, Joseph Ratzinger non è tornato a essere un cardinale, ma non è neppure il papa regnante. Forse non ci saranno i cosiddetti novendiali, ma è logico aspettarsi dei funerali comunque solenni per una figura che ha ricoperto un incarico come quello di papa ed è ad oggi ancora molto amata dai fedeli.

Quasi certamente sarà papa Francesco a officiare la cerimonia. “Dal punto di vista liturgico, credo che quando avverranno le esequie verrà utilizzato sostanzialmente il rituale che si prevede per le esequie dei papi dal momento che con Ratzinger parliamo di un Pontefice. La differenza sostanziale è che probabilmente potrebbe presiederle il papa regnante, dunque Bergoglio, mentre invece quando c’è la morte di un papa è il decano dei cardinali a presiedere“, ha spiegato ad AdnKronos il liturgista don Claudio Magnoli.

La sepoltura

Difficile rispondere anche agli interrogativi sul possibile luogo di sepoltura del papa emerito. Al momento della rinucia, Joseph Ratzinger aveva espresso chiaramente il desiderio di tornare nella sua Baviera, in Germania.

È in Vaticano, tuttavia, che vengono sepolti i Pontefici. Scegliere due luoghi diversi per le tombe di Ratzinger e Bergoglio potrebbe portare a inopportuni dualismi.

Tempo fa Peter Seewald, giornalista tedesco e biografo ufficiale di Ratzinger, dichiarò che Benedetto XVI aveva già dato disposizioni per la sua sepoltura, ossia la tomba appartenuta a Giovanni Paolo II prima della canonizzazione, nelle grotte vaticane.

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