Laura Boldrini ci vuole richiudere tutti in casa. Alla decisione di Giorgia Meloni di mettere da parte le coercizioni e promuovere la “responsabilizzazione degli italiani” sul Covid, la deputata del Partito democratico implode. “Mentre in Cina è ripartita in modo preoccupante la spirale dei contagi: un milione al giorno, diversi Paesi si pongono il problema di correre ai ripari, che fa il governo Meloni? Fa terminare con due mesi di anticipo l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e dispone il reintegro dei medici no-vax sospesi, nonostante la contrarietà, su questo punto, di molte regioni”.
Peccato però che la Boldrini dimentichi un piccolo dettaglio: l’obbligo vaccinale sarebbe comunque dovuto scadere. L’unica differenza? Invece di uno stop al 31 dicembre, l’esecutivo ha optato per anticiparlo all’1 novembre. Alla base della sua decisione, il calo dei contagi. Per non parlare poi della mancanza di dati certi provenienti dalla Cina. Ma non è tutto, perché la dem se la prende anche con la sospensione “fino al 30 giugno 2023 delle sanzioni pecuniarie” nei confronti di chi non si vaccina.
E ancora: “Non è più obbligatorio il green pass per i familiari dei pazienti delle RSA e non sarà più necessario il tampone negativo per uscire dall’isolamento. Amnistia sanitaria, potremmo chiamarla. Qual è il segnale di queste misure? Innanzitutto si dà uno schiaffo ai tanti medici e operatori sanitari che hanno rispettato le regole con serietà e convinzione. Poi, senza alcuna base scientifica, si sentenzia che il Covid è ormai un evento del passato che non ha alcuna possibilità di tornare. E inoltre, si invia un messaggio di compiacenza alla minoranza di no vax. Da veri irresponsabili“.
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