“Giusto che i poveri mangino sta porcheria” Cecchi Paone supera ogni limite: cosa arriva a dire, senza neppure vergognarsi, riguardo al cibo a base di grilli, blatte e cavallette

di Michele Crudelini per Byoblu

Era il maggio del 2021 quando la Commissione europea dava il suo parere favorevole all’utilizzo di vermi della farina gialla essiccati come base per nuovi alimenti.

Chi, come noi, aveva denunciato la pericolosità di questa apertura è stato immediatamente bollato come complottista dai soliti sbufalatori, che, per uno strano scherzo del destino, si trovano sempre dalla stessa parte della barricata di chi detiene le redini del potere. Eppure a distanza di un anno e mezzo da quella data il dibattito su queste nuove pratiche alimentari sembra ormai essere sdoganato.

Il mainstream sdogana gli insetti

Sui canali mainstream un argomento così serio viene infatti affrontato con la consueta leggerezza della chiacchiera da bar, dove i difensori del cosiddetto cibo tradizionale vengono presentati come se fossero degli oggetti di antiquariato destinati al magazzino di un museo. Così programmi con visibilità nazionale riescono a far passare messaggi da fare invidia al peggior scenario distopico partorito dai romanzieri del ‘900.

Perché mai bisognerebbe diffondere l’abitudine di mangiare larve, insetti, grilli e carne sintetica? A dare la risposta più precisa è stato Alessandro Cecchi Paone nel corso della trasmissione Dritto e Rovescio. Secondo l’ex conduttore televisivo, nonché maestro di terzo grado della Massoneria, questo cibo sarebbe da destinare ai poveri. Quindi la soluzione alla fame nel mondo, secondo Cecchi Paone, c’è ed è alla portata di tutti: basta che i poveri si accontentino di mangiare le larve.

I ricchi ingrassano e i poveri devono mangiare le larve

Così mentre 163 milioni di animali di ricchi cittadini americani potranno continuare a nutrirsi di carne, con un impatto sulla filiera internazionale pari al 30%, cittadini poveri di tutto il mondo dovranno rinunciare alle proprie pretese, virando sui consigli culinari proposti da Cecchi Paone. Questo quindi sembra essere l’obiettivo del grande reset culinario: ingrassare i maiali dei ricchi e mantenere sulla soglia di sopravvivenza i poveri con qualche insetto nel piatto.

Ricordiamo poi che i 10 uomini più ricchi al mondo possono comodamente continuare a detenere una ricchezza sei volte superiore al patrimonio del 40% più povero della popolazione mondiale, magari inquinando in un giorno con gli spostamenti sui jet privati quanto non riuscirebbe in un’intera vita un comune cittadino con la propria automobile.

Quindi quando si parla di impatto ambientale i primi a dover essere messi sul banco degli imputati dovrebbero essere i supermiliardari mondiali.

Milioni di euro per gli insetti a tavola

Eppure il pensiero di Cecchi Paone sembra aver trovato ormai concreta applicazione nella realtà e milioni di euro si stanno muovendo per sponsorizzare le nuove pratiche alimentari. Stanno sbucando come funghi nuove start up specializzate nell’allevamento degli insetti in funzione nutritiva.

Tra queste c’è la Nutrinsect, un’azienda di biotecnologie specializzata nell’allevamento e trasformazione del grillo domestico. “Nutrinsect nasce da un sogno: nutrire il pianeta in modo sostenibile e rispettando l’ambiente”. L’obiettivo è quindi chiaro: non si tratta di introdurre una semplice alternativa che possa, talvolta, sostituire il cibo tradizionale. No, l’obiettivo è “nutrire il pianeta intero”.

Quest’azienda può beneficiare poi di finanziamenti istituzionali. Da una parte c’è la Commissione europea che ha già finanziato il progetto Smart Green Insects, che ha l’obiettivo di dimostrare le opportunità dell’insetticoltura per produzioni alimentari alternative. Nel mondo delle larve ha investito anche la Regione Marche che ha permesso la costruzione del primo impianto pilota in Italia di allevamento intensivo dei grilli. Tutto questo vogliono spacciarcelo come cibo del futuro, ma in realtà, nelle loro intenzioni, sarà solo il cibo dei poveri.

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1 comment
  1. Pavone, pavone, pavone ti ricordo che i poveri sono tanti e se si stancano sono cavoli vostri! O come dice un comico: sono uccelli per diabetici! E i grilli e le blatte mangiatele pure che io preferisco la bistecca di manzo!

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