Obbligo mascherine, il ministro Schillaci se la fa sotto e invece di abolirlo, lo proroga per non subire gli attacchi del mainstream

Covid, Schillaci: “Obbligo mascherine in ospedali e Rsa sarà prorogato”

L’obbligo di indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa, in scadenza il 31 dicembre, “sarà riprorogato, almeno fino a primavera”. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite di Adnkronos Live.

“Una delle poche cose che mi ha un po’ infastidito da quando sono diventato ministro – afferma – è che qualcuno ha scritto, e continua ancora oggi a farlo, che volevamo togliere questo obbligo e poi ci abbiamo ripensato. Non ci abbiamo mai ripensato. Non abbiamo tolto l’obbligo – rimarca Schillaci – e lo riprorogheremo: indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli”. Il ministro sta discutendo la questione con gli esperti e a breve, dunque, arriverà la proroga dell’obbligo.

Visite negli ospedali a parenti ricoverati bandite o limitate a causa delle restrizioni adottate per il Covid? “Ci stiamo lavorando, credo sia davvero l’ultimo tassello e vedremo che misure adottare, anche se lascerei una libertà di scelta ai singoli ospedali, alle singole direzioni sanitarie che conoscono meglio di noi la realtà che dirigono e dunque possono forse intervenire nel modo più appropriato”, ha detto ancora il ministro.

Commento di Maurizio Matteoli da Facebook

A parte la proroga di mascherine negli ospedali e nelle RSA che, per come vengono indossate, io trovo non soltanto inutile ma anche dannosa (sarebbe molto più razionale chiedere di indossarle soltanto nei reparti dove sono ricoverati pazienti immunocompromessi e fornirle direttamente, nuove e pulite, all’entrata), quello che trovo ipocrita è l’affermazione del ministro riguardo le visite ai parenti ricoverati.
Dice infatti: “𝘊𝘪 𝘴𝘵𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘭’𝘶𝘭𝘵𝘪𝘮𝘰 𝘵𝘢𝘴𝘴𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘦 𝘷𝘦𝘥𝘳𝘦𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘦 𝘢𝘥𝘰𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘦𝘳𝘦𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘤𝘦𝘭𝘵𝘢 𝘢𝘪 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘰𝘭𝘪 𝘰𝘴𝘱𝘦𝘥𝘢𝘭𝘪, 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘮𝘦𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘰𝘪 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘵𝘢̀ 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘴𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢𝘵𝘰”.
Quali sarebbero le “realtà diverse”?
La verità è che il ministro, come Ponzio Pilato, non si vuole assumere la responsabilità di fare la scelta razionale che, in questo momento, gli procurerebbe attacchi da parte dei media.
Dunque i ricoverati continueranno ad essere ancora, dopo tre anni, abbandonati e soli, perchè non credo che i Direttori Sanitari si assumano una responsabilità che il ministro non ha voluto prendere. Chi glielo farebbe fare?
Peccato! In questo momento avremmo avuto bisogno di un Ministro della Salute responsabile e coraggioso, ma abbiamo capito che, purtroppo, non è così.

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