Dava dell’ignorante a chi rifiutava il siero: lo storico pennivendolo toscano trovato a terra in strada. Stava portando il cane a passeggio quando il solito malore se lo è portato via

Colto da un improvviso malore mentre stava passeggiando. Era uno storico collaboratore de La Nazione.

Una banale passeggiata nel primo pomeriggio sulle colline di Coeli Aula con un’amica, poi il malore e la disperata corsa al Pronto Soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. Si è spento così, all’improvviso, all’età di 67 anni, Carlo Faraoni, storico collaboratore del nostro giornale. Dopo aver seguito le vicende dell’Empoli Calcio, di cui è sempre rimasto sostenitore, nei primi anni novanta, da diversi anni la sua firma corredava gli articoli sulle squadre maschile e femminile dell’Use Basket, società di cui era anche stato giocatore per tante stagioni e di cui conosceva a mena dito la storia. Tanto che recentemente il club biancorosso lo aveva individuato come l’unica penna in grado di poter scrivere il libro celebrativo dei cento anni dalla fondazione. Intanto questo pomeriggio a Faenza la società biancorossa chiederà di poter effettuare un minuto di silenzio per ricordarlo prima dell’inizio del match, in programma alle 18 e valevole come 13ª giornata del campionato maschile di Serie B. Oltre al basket l’altra sua grande passione era il bridge, portata avanti all’interno dell’associazione Empoli Bridge, dove faceva parte del consiglio ed organizzava corsi per principianti e di perfezionamento oltre che curare l’aspetto mediatico e star dietro alle operazioni burocratiche con la federazione sportiva.

Carlo lascia la moglie Sandra, la figlia Giorgia e la piccola nipotina Viola. La notizia della sua scomparsa è stata un fulmine a ciel sereno per tutti, soprattutto alla luce del fatto che era un uomo in perfetta salute, come ricorda Andrea Faraoni, uno dei suoi allievi di bridge e amico di famiglia: “Sono stato io ad avvertire la figlia e ad accompagnarla all’ospedale – racconta – perché abita vicino a casa mia. La signora che era con lui ha infatti avvertito mio padre quando ha iniziato a sentirsi male, dato che in un primo momento non sembrava qualcosa di particolarmente grave. Poi la situazione è precipitata con questa signora che, oltre a chiamare i soccorsi, ha provato anche ad effettuare un massaggio cardiaco. Sinceramente è una cosa che non ci spieghiamo – prosegue – perché non ha mai sofferto di cuore, era uno sportivo. Sono anch’io in questo gruppo di passeggio, e Carlo era sempre uno dei più attivi tanto che era stato lui a proporre questa camminata, dopo che gli ultimi ritrovi erano saltati per il maltempo”. Da parte di tutta la nostra redazione facciamo le più sentite condoglianze alla famiglia.

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  1. Inutile fare polemiche sulla morte della quale sappiamo benissimo il motivo, di un uomo che ha DATO LA SUA VITA per difendere la SCIENZA E GLI esperti della TV – Pace all’anima sua e che possa riposare in pace.

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